Diritto al reso: adesso basta con quelli gratuiti, se sbagli sei condannato a pagare | L’Europa inverte la rotta

Shopping online: addio al reso gratuito – www.passionetecnologica.it

Ci sono brutte, anzi bruttissime notizie per tutti quegli utenti che, ormai, sono abituati ad effettuare i propri acquisti online.

Ebbene sì, il nuovo anno ha portato in dote, con sé, qualcosa che nessuno si sarebbe mai aspettato. In pratica, nessuno potrà più effettuare il reso dei propri acquisti in maniera totalmente gratuita. Questa possibilità, parliamoci chiaro, era una vera e propria manna dal cielo, dato che non sempre, la realtà dei fatti, rispecchiava ciò che era stato visto all’interno dell’e-commerce di fiducia.

Una volta arrivato a casa il prodotto, gli utenti, se questo non era rispondente al vero, potevano procedere alla richiesta del reso, rispedendo al mittente, il pacco appena arrivato. Ora, invece, è cambiato totalmente tutto. Sì, perché potremmo dire che i grandi marchi e-commerce si siano praticamente coalizzati.

Hanno cancellato la possibilità di rendere indietro gratuitamente il capo o il prodotto acquistato. Bisognerà, quindi, pagare per restituire ciò che si è acquistato. E possiamo già dirvi che non si tratta di cifre minime. Ovviamente, il costo del reso, verrà scalato dal valore totale del rimborso. Le motivazioni, per le aziende, sono molteplici.

In primis, c’é da dire che queste ultime si definiscono attente all’ambiente in cui noi tutti viviamo. Oggi, le spedizioni sono aumentate davvero tantissimo. Ed i pacchi preparati, devono raggiungere, con uno o più mezzi di trasporto, l’utente finale. Con i resi, che sono diventati tantissimi, poi, i prodotti dovranno fare il percorso al contrario. Ma dovete sapere che c’é anche un’altra motivazione. Scopriamola insieme.

Addio al reso gratuito: non si potrà più fare shopping compulsivo, altrimenti per i resi saranno batoste economiche.

Ebbene sì, e non si tratta di una sola azienda che ha messo su questa rivoluzione nella sua politica rispetto ai resi. Dovete sapere che sono tantissime e, tra queste, c’é anche il colosso e-commerce Amazon. Ovviamente, non è la sola. Tra le tante, troviamo Zara che, però, ha lasciato il reso gratuito all’interno dei negozi fisici.

Shopping online: addio al reso gratuito (web) – www.passionetecnologica.it

Ed ancora, abbiamo H&M, Abercrombie & Fitch, Anthropologie, J.Crew e tante, tantissime altre. E sono stati i comportamenti degli utenti a far scattare la molla e a far decidere alle aziende di inserire il pagamento di una quota, da scalare dal rimborso, per il reso di uno o più prodotti. La decisione, ovviamente, è irrevocabile.

Il tutto p iniziato dal Regno Unito e dagli Stati Uniti d’America. Ma, ormai, anche nel nostro paese, a cominciare proprio da Zara, coloro che acquistano più prodotti per, poi, sceglierne solo uno e restituire gli altri, non avranno assolutamente vita facile. Non lo potranno più fare gratuitamente. Quindi, se anche voi siete tra questi, pensateci su due volte, altrimenti vi costerà un botto di più!