Buchi neri, questi 2 sono super affamati: distruggeranno tutto

Una raffigurazione immaginaria di un buco nero, fonte pexels

Sono stati scoperti due buchi neri alquanto inquietanti, certo degni della massima attenzione. Scopriamo questi due ‘sorvegliati speciali’.

Guardando il cielo, nelle ore notturne, si rimane sorpresi da quante stelle le popolino. Sappiamo ancora poco, se non pochissimo sull’universo che ci circonda; e proprio l’astronomia ne è una delle prove più evidenti. Dai pianeti del nostro sistema solare, all’infinito numero di sistemi stellari presenti nella galassia, all’eterno mistero dei buchi neri, ai ‘passeggeri’ del cosmo per eccellenza, cioè meteoriti e comete. L’Universo insomma è un affare misterioso, difficile da indagare; e non appena si scopre qualcosa di nuovo, ecco giungere una nuova informazione a contraddirci.

Può essere un pianeta che sembrava tale, ma è in realtà solo un grande asteroide (Plutone docet); può essere una cometa che è in realtà un pianeta distrutto; può essrre un buco nero che… Non sappiamo davvero cosa sia. Un aspirapolvere della galassia? Una definizione blasfema, ma adatta. Nel caso in questione parliamo proprio di buchi neri.

La scoperta stavolta proviene dall’Atacama Large Millimeter/submillimeter Array (ALMA), un esempio su steroidi di telescopio, un Mr. Olympia nel campo. Potentissimo strumento, l’Alma ha individuato due altrettanto impressionanti buchi neri. 

Si tratta di due corpi celesti davvero massicci, con un campo gravitazionale molto forte. Situati al centro della galassia, divorano ogni cosa gli si pari innanzi. Buchi neri da film, insomma; da far tremare i polsi.

Incubi fatti carne, tutte le novità sui due immani buchi neri

I due nuovi buchi neri sono stati scoperti al 241esimo incontro dell’AAS, l’arci famosa società astronomica americana. I risultati sono stati poi pubblicati da ‘The astrophysical journal letter‘.  I due buchi neri sono stati localizzati in una fusione di galassie nota come UGC4211.

Un esempio immaginario di buco nero, fonte pexels

Si è poi proceduti ad analizzare i nuclei ancora ‘vivi’ della fusione del gruppo di galassie, scoprendo nell’impresa i due buchi neri in questione. Faccenda altamente anomala, perché in questa zona astronomica non vi sono solitamente buchi neri arrivi. Inoltre le due entità sono separate tra di loro, ma a breve distanza; solo 750 anni, una quisquilla in termini astronomici.

L’ALMA è altamente specializzato proprio nel fornire immagini di alta qualità di gas e polvere originatosi dalle fusioni galattiche. Senza la sua eccezionale potenza non sarebbe stato possibile scoprire i buchi neri in questione. Chissà quali altre scoperte vi aspettano.