Stufa a pellet, con questi materiali risparmi sul serio: finalmente dici addio alla bolletta del riscaldamento

Durante i mesi autunnali e invernali, diciamocelo, le bollette sono un vero e proprio incubo, complice i riscaldamenti che si fanno sempre più calzanti e frequenti nell’utilizzo.

La situazione poi si è senz’ombra di dubbio aggravata dal momento che stiamo vivendo un rincaro dell’energia mai visto prima a livello di tutta l’Unione Europea, a causa dei continui conflitti che si sono verificati in Ucraina e che hanno portato al rialzo dei costi dell’energia.

Diversi sono stati i provvedimenti messi in atto da parte dei vari governi delle nazioni europee (come quello tedesco e italiano, per esempio), con il bonus energia pari a 150 euro (detraibile direttamente dal costo delle bollette), così come agevolazioni fiscali per chiunque intendesse acquistare un nuovo elettrodomestico di ultima generazione entro la fine dell’anno corrente. Nonostante tutti questi provvedimenti, seppur utili, tantissime famiglie italiane rischiano di andare incontro alla soglia di povertà, soprattutto quelle che percepiscono un solo reddito all’interno di un nucleo famigliare composto eventualmente da 4 o 5 persone.

Vediamo insieme quindi alcuni accorgimenti utili per consumare meno energia elettrica e gas metano possibile, in modo da avere bollette meno salate da pagare alla fine del mese.

Come dicevamo prima, una delle voci più importanti è rappresentata dal riscaldamento, in particolar modo nel corso di questi freddi mesi autunnali e invernali. Un’ottima alternativa gas metano  fino a qualche tempo fa era rappresentata dal pellet, e nel corso degli anni diverse famiglie hanno iniziato a investire acquistando proprio delle stufe a pellet per il proprio ambiente domestico.

La situazione attuale

Negli ultimi anni, purtroppo, anche il costo del pellet è clamorosamente aumentato, diventando quindi non più conveniente come un tempo. In questi ultimi giorni, infatti, il costo del pellet è pari a 15 euro, per un sacco da circa 15 kg approssimativamente. Chiaramente questi sono costi che non possono essere sostenuti da parte delle famiglie italiane, ma c’è una soluzione: esistono infatti diverse alternative altrettanto utili e soddisfacenti, e che soprattutto non contengano plastica, a differenza di carta, cartone e quant’altro.

Iniziamo a partire dal cippatino di legno, ovvero un materiale di scarto che viene tritato finissimo ed è conseguentemente utile come vero e proprio combustibile, facendo uso del cosiddetto scippatore. L’unico difetto del cippatino di legno consiste nel fatto che ingombri molto rispetto ad altri materiali di questo tipo.

cippatino 2 cippato

Una seconda e altrettanto valida alternativa è invece rappresentata dal nocciolino di sansa, che ha un potere calorifero a cavallo indicativamente tra i 4.5 e i 6.5 kWh per chilogrammo.