Alessandro Magno, risolto il terribile mistero: il segreto era nascosto in un tempio abbandonato

Un tempio abbandonato nella foresta – Passione Tecnologica

Vi è un mistero che ruota attorno a un tempio, presente in Iraq, un tempo visitato da Alessandro Magno, Un gruppo di archeologi inglesi ha fatto finalmente luce sulla vicenda. 

Gli storici si sono sempre interrogati sul significato delle iscrizioni greche sul tempio sumero di Girsu, presente oggigiorno nella città di Tello. Il tempo infatti risale a 4mila anni orsono; ben distante dai tempi degli antichi greci, risalente piuttosto allo stesso periodo nel quale veniva realizzata Stonehenge.

Sono stati gli archeologi del British Museum a decifrare l’arcano, a scoprire l’origine delle iscrizioni presenti sul tempio sumero. Sembra che si tratti di iscrizioni risalenti ad Alessandro Magno, posteriori alla costruzione del tempio.

Proprio infatti vicino al tempio era stata ritrovata una moneta di argento, risalente al periodo della conquista di Alessandro; il condottiero avrebbe quindi visitato – è l’ipotesi più accreditata – il tempio dopo aver sconfitto i persiani nell’odierno Iraq.

Il tempio, all’epoca, era già stato abbandonato da secoli; eppure i soldati di Alessandro lo visitarono e pertanto si può ben dire che, anche nell’antichità, vi era una percezione dell’archeologia precedente, delle rovine risalenti alle precedenti dominazioni. Inoltre la scoperta della moneta colloca Alessandro nei suoi ultimi anni di vita, prima che morisse a 32 anni.

Il tempio che affascina gli archeologi, tutti i dettagli

Al di là della moneta le offerte rinvenute, donate dai soldati di Alesando giunti nel tempio, prevedevano statuette di fanti e cavalieri; il tipico insieme di oggetti che si dona agli dei a seguito di una battaglia vittoriosa. Sembra dunque che Alessandro visitò questo tempio, prima di tornare a Babilonia e ivi morire. Uno dei suoi ultimi atti di condottiero, pertanto.

Un frammento di una statua di Alessandro Magno – Passione Tecnologica

Il tempio era già stato abbandonato mille anni prima della nascita di Alessandro e fu nuovamente portato alla luce solo durante una spedizione archeologica ottocentesca, condotta dai francesi. Nell’occasione il tempio e le strutture circostanti vennero dissotterrate. Ulteriori studi, compiuti in tempi più recenti, aveva rivelato una mescolanza sconcertante di reperti greci e sumeri. Pertanto era stato singolarmente difficile ricostruire la cronologia temporale in maniera accurata.

Tra i reperti era stata rinvenuta una tavoletta scritta in greco e aramaico, oltre a un piccolo altare e a diverse statuette propiziatorie. E’ stato il ritrovamento della moneta a consentire di ‘piazzare’ correttamente l’origine della parte ‘greca’ del tempio.