Ci sono oggetti che nel tempo guadagnano la stima di se stessi e quella degli altri, diventato veri e propri cimeli storici dal valore economico inestimabile. Anche la tecnologia ha i suoi lingotti d’oro, oggetti caratterizzati dalla propria storia, dall’età avanzata e dal fascino suscitato tra i collezionisti di tutto il mondo. Passione Tecnologica ha fatto una ricerca globale, analizzando il mercato degli oggetti tecnologici antichi, selezionando quelli che oggi hanno acquisito maggior valore economico in assoluto.
Naturalmente, per quanto possa essere stata accurata la nostra selezione, possiamo esserci dimenticati di qualche dispositivo, anche importante, ed è per questo che vi chiediamo di utilizzare lo spazio dei commenti per citarlo.
Apple Lisa (Computer)
Il progetto di questo clamoroso “insuccesso” di casa Apple risale alla fine degli anni 70 e la sua commercializzazione è datata 1983. Apple Lisa era caratterizzato da hardware mediocre che non riusciva a supportare la tecnologia multitasking ed altre innovazioni del sistema operativo Lisa OS ad interfaccia grafica. Il costo proibitivo, le prestazioni mediocri e la possibilità di optare per computer della concorrente IBM molto più performanti, decretarono l’insuccesso totale del progetto Lisa. Una curiosità, il nome Lisa deriva dal nome della figlia di Steve Jobs, Lisa Brennan. Oggi trovare un Apple Lisa è sempre più raro, i collezionisti lo valutano diverse migliaia di dollari.
Su eBay abbiamo trovato un collezionista americano che lo vende a oltre 25 mila dollari.
Sony TPS-L2 (Walkman)
Nel 1979 in Giappone esce il primo Walkman musicale a cassette della Sony, si chiama TPS-L2 e l’anno successivo arriva anche in Europa e negli Stati Uniti. Questo oggetto decretò la nascita dei dispositivi audio portatili personali.
Oggi il Sony TPS-L2 può valere diverse centinaia di euro.
Kodak DCS-100 (Fotocamera digitale)
Nel 1990 arriva di fatto la prima fotocamera reflex digitale. Prodotta da Kodak, ma sostanzialmente sfruttava il corpo macchina della prestigiosa Nikon F3. Il dorso contenente il sensore da 1,3 Megapixel, un motore MD-4 (necessario per riarmare l’otturatore dopo lo scatto), modificato per contenere il convertitore analogico-digitale ed una unità esterna collegata via cavo denominata DSU (Digital Storage Unit) contenente l’hard disk e un display da 4″.
La fotocamera ha un mercato discreto tra i collezionisti e può valere diverse centinaia di euro.
Atari Jaguar (Console gioco)
Prometteva di essere rivoluzionaria questa console, uscita nel 1993, tuttavia fu un fallimento pazzesco e decretò la fine dell’azienda produttrice. Atari Jaguar fu introdotta sul mercato come oggetto innovativo e superiore nelle caratteristiche tecniche a tutte le altre console concorrenti di Sega e Nintendo. Tuttavia, i produttori di videogiochi non si dedicarono mai realmente a questa piattaforma ,con il risultato di introdurre sul mercato pochissimi giochi.
Oggi questa console può valere diverse centinaia di euro, meglio se provvista di scatola originale.
Apple Newton (Palmare)
Qualcuno di voi si sarà chiesto se esista e quale sia il predecessore dell’iPhone. La risposta si chiama Apple Newton, ovvero il primo palmare realizzato a Cupertino nel 1993. Oggetto molto duttile, semplice da usare (pennino) e dotato di interfaccia infrarossi/seriale che consentiva la sincronizzazione con il proprio Mac. Con Apple Newton era possibile installare applicazioni, navigare nel web e fare tante altre cose.
Il suo valore oggi è molto alto, paragonabile al carissimo prezzo di vendita dell’epoca.
Olivetti Programma 101
Capitolo decisamente a parte per quello che è considerato il primo Personal Computer della Storia. Realizzato in Italia nel 1962, Olivetti Programma 101 permetteva di effettuare operazioni matematiche e calcoli complessi. Funzionava con schede magnetiche ed aveva una stampante a 30 colonne su carta da 9 cm per mostrare i risultati (niente display).
Vista la sua storia e la sua rarità, il suo valore oggi è pari a diverse migliaia di euro. Solo per collezionisti di alto livello.
IBM Simon (Smartphone)
Il primo smartphone della storia è marchiato IBM ed è proprio il Simon. Dotato di schermo touch di primissima generazione, comandato da un pennino era completamente privo di tastiera. Con IBM Simon si poteva leggere la posta elettronica, scrivere, avere un calendario, orologio, rubrica, giocare ed inviare fax. Il sistema operativo era una versione lite e dedicata del DOS.
Oggi questo dispositivo è praticamente introvabile e per i collezionisti può valere diverse centinai di euro.
20Th Anniversary Macintosh
Nel 1997 Apple decide di commemorare il ventesimo anniversario della sua fondazione realizzando un super computer futuristico, dal prezzo elevato. Disponeva di uno display a matrice attiva ed era posizionato in modalità verticale, come i futuri iMac. Le caratteristiche tecniche del prodotto erano di prima scelta e consentivano di effettuare operazioni e funzionalità con pochissimi paragoni rispetto alla concorrenza.
Attualmente il 20th Anniversary vale diverse migliaia di euro.
RIPRODUZIONE RISERVATA ©
Salve,
ho un olivetti p101 non funzionante che vorrei valutare.
grazie saluti
Buongiorno, ho un ibm netfinity 3000 del luglio 1999, vorrei una valutazione
Antecedente commento: corrige. Ho scritto “ing. Perrotto”, in vece del corretto “ing. G. Perotto”.
A proposito di Olivetti P 101. A svilupparlo fu, in segreto, nel Lab. Elettronica, il Team guidato dall’ing. Perrotto. A fine 1962 Olivetti era già nelle mani del Comitato di Controllo (pres. A. Peccei,) per conto di Mediobanca, e poi nel portafoglio di General Electric, che, ufficialmente chiuse il Lab. Elettr.
Prima della seconda metà del 1964, mi pare, il P 101 era senza carrozzeria e un ‘segreto’ tecnologico. Però Perrotto scrisse “Computer Personale” nella Presentazione alla Fiera di N.Y. nell’autunno 1965.
IO sto cercando un Olivetti P 101. Per acquistarlo.
Ps: Ai “10 Top Tech” aggiungerei: 1) typewriter Olivetti ‘Valentine’; 2) calcolatrice Olivetti ‘Divisumma’ (gialla); 3) telefono ‘Enorme’ Brondi.
Scusate ma vorrei fare notare che programma 101 della Olivetti non usava scherde perforate ma schede magnetiche, il precursore del floppy disk. Un notevole perfezionamento tecnologico rispetto alle perforate ma tutta la macchina era un capolavoro in se stessa , in particolare per la rivoluzionaria invenzione.
Grazie per la puntualizzazione!!!
… utente Ferro grazie per la tua puntualizzazione ma tant’è tanto frega poco a nessuno. Devi sapere che i più famosi brand di commercio elettronico Eb.. , e altri hanno investito pesantemente in infrastrutture di ecommerce, il “MUST” diventa quindi attirare quanta più gente possibile per vendere le varie cianfusaglie che si trova per casa e non usa più; alcuni di questi brand hanno persone istruite a dovere per passare nelle discariche ( ora fiorenti causa la raccolta differenziata ) per ritirare praticamente a zero cents certa spazzatura per poi rivendere spacciando per oro oggetti di nessun valore pratico e tantomeno di alcun valore storico artistico. Insomma in temppi in cui le guerre non si possono più fare bisogna pure trovare altri modi di gaudagnare per con il solito mantra il tutto a spese del popole bue e credulone.
@aristide fai ridere i polli. 🙂