Ecobonus, spunta il contributo per gli impianti a biomassa: ecco tutti i dettagli

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Tutta l’Unione Europea, inutile girarci intorno, sta passando un periodo davvero difficile e complicato. Il rincaro energia sta infatti letteralmente piegando il continente europeo: com’è successo tutto ciò?

La situazione ha iniziato ad aggravarsi in maniera drammatica a partire dalle prime avvisaglie di conflitto in Ucraina, indicativamente nei primi mesi del 2022.

Questo si è chiaramente riflettuto sul costo delle bollette dell’energia, che ha subito un impennamento mai visto prima d’ora, sia per quanto riguarda l’energia elettrica che per il gas a metano. A nulla (o quasi) sono serviti tutti gli aiuti che sono stati emanati dai principali governi europei, come ad esempio le agevolazioni fiscali per chiunque intendesse acquistare un elettrodomestico di nuova generazione, o il bonus da 150 euro da detrarre direttamente sulla voce delle bollette. Migliaia e migliaia di famiglie italiane, infatti, rischiano di andare seriamente incontro alla soglia di povertà.

La situazione si acuisce in special modo adesso, con l’autunno che avanza e lascia ormai spazio all’inverno alle porte, dove è necessario un adeguato riscaldamento per restituire un clima idoneo all’interno del proprio ambiente domestico. Le caldaie e i termosifoni infatti consumano molto: quali sono in questo caso le alternative?

Senz’ombra di dubbio una delle principali alternative al giorno d’oggi è rappresentato dagli impianti a biomassa. A maggior ragione, in questo caso, considerando che è da poco disponibile l’Ecobonus, il quale permette numerosissime detrazioni e agevolazioni fiscali per chiunque intenda realizzare un impianto a biomassa (che possono essere combustibili solidi, liquidi o eventualmente gassosi di origine organica) per la propria abitazione domestica.

Come ottenere l’Ecobonus

Nel caso dell’Ecobonus, infatti, sappiamo che esso consiste in una detrazione Ires o Irpef, corrispondente per la precisione al 50% delle spese sostenute, nel caso di installazioni completamente ex novo, o in alternativa il 65% delle spese sostenute nel caso di migliorie a impianti già esistenti prima. Questo Ecobonus, esattamente come il Conto Termico (che arriva a coprire il 65% delle spese sostenute) può essere tranquillamente fruito sia dai cittadini privati che dalle pubbliche imprese, indistintamente.

La ripartizione viene organizzata in 10 rate annuali (di cui ognuna presentante lo stesso importo): per ottenere l’Ecobonus è necessario indicare con precisione e accuratezza le spese che il consumatore ha sostenuto per installare l’impianto a biomassa, all’interno della sua dichiarazione dei redditi.

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Condizione necessaria per richiedere questa agevolazione statale consiste nell’essere in possesso della dichiarazione firmata da parte del direttore dei lavori, in modo tale da avere una dimostrazione dell’intervento effettivamente sostenuto a spese del cittadino privato (o dell’eventuale azienda).