Google stavolta non si salva: ha commesso questo crimine ed anche te potresti esserne vittima | La soluzione non ti piacerà

Google sotto accusa per un comportamento spiacevole – depositphotos – www.passionetecnologica.it

C’é un problema grande, anzi grandissimo, riguardante Google ed i suoi utenti che sta facendo discutere e disperare da tantissimo tempo.

In realtà, sono molti a ritenere il comportamento del colosso tech di Mountain View come un crimine contro tutti i suoi utenti. Sì, avete capito benissimo. E tutto ciò perché va ad intaccare la loro sfera personale, la parte più intima di questa. E c’é stata una class action nel 2020. In pratica, si tratta di un’azione legale mossa da un gruppo nutrito di cittadini.

Di solito, queste azioni vengono mosse dai consumatori che sono stati vittime di disservizi, ma anche di prevaricazione o di truffe e raggiri. Ed ovviamente, il tutto ha come obiettivo il raggiungimento di risarcimento per i danni ricevuti. E questi non riguardano soltanto la sfera economica. Ebbene sì, perché, molto spesso, i danni enormi sono di altra natura.

Parliamo di danni morali! Ed anche in questo caso è stato così. Gli utenti si fidavano dell’azienda americana ed ovviamente anche di quella che era, in toto, la sua politica aziendale. Non avrebbero mai immaginato che potesse accadere qualcosa di simile. Essere tratti in inganno da un colosso tech come questo, non era assolutamente immaginabile.

Eppure è accaduto. E Google è rea di non avere dato la giusta e dovuta informazione agli utenti circa i suoi comportamenti abituali durante la navigazione. Insomma, ne ha tratto profitto nonostante non potesse assolutamente farlo. Ora, però, pare che la questione sia stata risolta, anche se ciò che è stato deciso non sarà di gradimento a tutti.

Al centro del dibattito Google Chrome: e non l’ha fatta franca!

Ebbene sì, come abbiamo avuto modo di accennare in precedenza, al centro delle discussioni e, soprattutto, della contesa legale, c’era il motore di ricerca di Google: Chrome. In particolar modo, sotto i riflettori è finita la navigazione di milioni di utenti i quali sono rimasti vittime di un’informazione errata circa il loro tracciamento e quello dei loro dati.

 

Google sotto accusa per un comportamento spiacevole – depositphotos – www.passionetecnologica.it

Non parliamo, però, della navigazione tradizionale. Bensì, parliamo di quella in incognito che, a detta delle informazioni elargite dal colosso tech di Mountain View, sarebbe dovuta essere anonima. Nessuno avrebbe potuto tracciare alcuna ricerca in quel caso. Ed invece, dal 2016 erano tantissimi gli utenti che erano sotto tiro.

Le accuse sono state pesanti ed ora Google dovrà allinearsi alla sentenza arrivata. Dovrà cancellare tutti i dati tracciati in modalità incognito. Purtroppo, però, l’accordo che ne è venuto fuori non farà felici tutti. Sì, perché nessun utente ha diritto ad un risarcimento danni, anche se ha facoltà di richiederlo. Insomma, un accordo che sa un po’ di beffa per tutti.