Batterie, l’Europa ora cambia tutte le regole: se non le smaltirai secondo queste nuove direttive sei fregato | Ora possono costarti davvero molto caro

Batteria elettrica – depositphotos – Passionetecnologica.it

Cosa prevede il nuovo regolamento europeo sulle batterie? Si tratta di uno sforzo legislativo ingente, di notevole importanza. 

E’ ufficialmente entrato in funzione il nuovo regolamento varato da Bruxelles, dell’Unione Europea, per lo smaltimento corretto delle batterie e dei loro derivati. Il regolamento che entrerà in vigore poco a poco, durante fasi programmate – è costato un anno di lavoro e mira ad ottimizzare il corretto smaltimento delle batterie.

Produzione, riutilizzo, riciclo, senza sprecare componenti – le terre rare, preziose e difficili da rinvenire – che non è più possibile sprecare in grandi quantità. Il regolamento infatti prevede che le batterie, almeno per quanto concerne l’UE, siano sostenibili. Un’impresa tutt’altro che facile.

Sotto il profilo tecnico il nuovo Regolamento UE 2023/1542 rimpiazza quello, sempre UE, del 2019/1020 e cambia profondamente la direttiva 2008/98/CE. Non stiamo qui parlando solo delle batterie per il mouse o il giocattolo del figlio, quanto le batterie per le auto elettriche e per la mobilità sostenibile.

Il passaggio all’elettrico comporterà infatti batterie di grandi dimensioni per le auto e per le corriere; però dovranno essere ecologiche e soprattutto prive di pericolo. L’UE pertanto ha scelto di muoversi in maniera quanto più uniforme, eguale; il mercato delle batterie deve, onde la Transizione ecologica abbia successo, essere un passaggio senza intoppi, senza rallentamenti. Ci dev’essere un unico mercato europeo, senza fratture nazionali.

Cosa prevede il nuovo regolamento ‘made in Bruxell es’

L’Unione Europea, per quanto concerne lo smaltimento delle batterie, prevede il recupero del litio pari ad almeno il 50% entro il 2027 e l’80% entro il 2031. Percentuali invece al 90%, entro il 2027, per cobalto, rame, piombo e nichel. Materiali, esemplare il caso del rame, particolarmente preziosi oggigiorno.

Batteria elettrica – depositphotos – Passionetecnologica.it

Entro il 2031 invece è previsto il recupero del 95% del cobalto, del rame, del piombo e del nichel; e, come ricordato, dell’80% del litio. Inoltre si prevede che le nuove batterie siano esplicitamente rimovibili e sostituibili all’occorrenza, evitando di creare batterie usa-e-getta, specie per i veicoli più grandi. La batteria deve pertanto essere rimovibile e aggiustabile; anche in questo caso la scadenza è per il 2027.

Infine, dettaglio di grande importanza: per le batterie dei veicoli elettrici, per quelle utilizzate nell’industria e in generale per quelle di grandi dimensioni dovrà essere allegata una dichiarazione dell’impronta di carbonio con relativi dati tecnici. Tra i dati forse di maggiore interesse l’impronta di carbonio della batteria, con correlato link a uno studio affidabile e scientificamente fondato.