La pensione è ciò a cui anelano tutti i lavoratori dopo tanto tempo dedicato alle fatiche giornaliere, qualunque mansioni essi svolgano.
Arrivati ad una certa età, l’unico desiderio è quello di potersi riposare e godersi, magari, la propria famiglia, i propri nipotini. Ed invece, a molti, tocca lavorare tanto tempo oltre i sessant’anni di età. Ma perché parliamo dei 60 anni? Ebbene, perché dovete sapere che ci sono dei casi in cui si può andare in pensione a questa età.
L’INPS, Istituto nazionale della previdenza sociale, lo concede e paga subito, sin dall’inizio, ma questo vantaggio non è per tutti. Si tratta di qualcosa che è prevista solo per pochissimi eletti. In questo caso, infatti, non c’é quota 103 che tenga. Di solito chi può andare in pensione a questa età sono le lavoratrice che sfruttano l’opzione donna.
Per tutti gli altri, invece, c’é la quota 103 che consente di andare in pensione a 62 anni. Ma ci sono altre due vie. La prima consente la pensione a 63 anni con l’Ape sociale e, poi, per quanto riguarda la seconda, si parla di 67 anni. E questa è la pensione di vecchiaia. Infine, troviamo anche una quarta via che è quella contributiva.
In questo caso, i cittadini italiani vedono la pensione al compimento del settantunesimo anno di età. Sì, avete capito benissimo. Ma la quota 60 anni per andare in pensione non è affatto un miraggio. Ebbene sì, perché è possibile percorrere ben due strade per riuscirci. Per questo motivo, abbiamo preparato quella che è una mini guida tutta per voi. Vediamola insieme.
Ecco come andare in pensione a soli 60 anni!
Come abbiamo avuto modo di accennare in precedenza, le strade da percorrere sono ben due. Innanzitutto, vi diciamo che possono andare in pensione a 60 anni tutti coloro che abbiano maturato ben 42 anni e 10 mesi di contributi. Per le donne, basteranno 41 anni e dieci mesi. Si tratta di un solo anno in meno.
In pratica, c’é bisogno di aver iniziato a lavorare a 17 anni. E questa è la prima strada. la seconda, invece, prevede due anni in meno di contributi. E’ chiamata quota 41. In questo caso, bisogna aver iniziato a lavorare in maniera ininterrotta a soli 20 anni e bisogna aver lavorato almeno un altro anno prima di aver compiuti 19 anni.
Attenzione, però, perché questa misura è destinata soltanto a pochissime persone. Innanzitutto, ne potranno usufruire soltanto le persone con invalidità al 74% o superiore. Anche i caregiver sono tra i pochi eletti, purché, al momento del raggiungimento del requisito, lo siano da almeno sei mesi. Infine, anche i disoccupati senza Naspi potranno accedere a questa misura, così come coloro che hanno svolto lavori gravosi.