Banco Bpm, dopo questa giornata i risparmiatori hanno paura I Nessuno si sente al sicuro

Giornata no per BPM (web) – www.passionetecnologica.it

La notizia del giorno è quella che riguarda il gruppo bancario Bpm e, ovviamente, tutti i risparmiatori che sono clienti di questo gruppo.

Si tratta di un gruppo bancario di origine cooperativa, nato il primo gennaio dell’anno 2017- Ed in questi suoi primi sei anni di vita ha registrato l’arrivo di numerosissimi clienti che si sono affidati ai suoi servizi finanziari. Nel tempo è diventato il quarto gruppo bancario del nostro paese dietro a Intesa Sanpaolo ed Unicredit, per citare i primi due.

Il terzo gruppo di questa speciale classifica è BPER Banca. Purtroppo, però, la giornata appena trascorsa non è stata felice per questo gruppo. Si tratta di una S.p.a. quotata in borsa ed ha avuto una giornata che dire “non delle migliori” è riduttivo. Per tale motivo, i risparmiatori hanno iniziato ad avere un po’ paura per i propri soldi.

Questi timori sono legati anche e soprattutto a quello che è il momento poco felice che si sta vivendo. Si sono registrati aumenti su aumenti ed anche il tasso di inflazione altissimo mette il suo zampino. Il potere di acquisto dei cittadini è molto diminuito ed i risparmi sui conti correnti si stanno letteralmente depauperando.

Ecco spiegata la paura dei cittadini. Hanno subito pensato che il problema avuto dalla loro banca di riferimento avesse potuto avere ripercussioni sui loro risparmi già martoriati. Ma andiamo a vedere cosa è accaduto nella giornata passata e, soprattutto, quali sono le ripercussioni per i risparmiatori che sono nel panico.

Poche certezze e tanta insicurezza dopo questa giornata di BPM.

Diciamo che ha chiuso la giornata in Borsa a braccetto con MPS, il Monte dei Paschi di Siena. E lo ha fatto nel peggiore dei modi. Le sue azioni sono crollate e sono state le peggiori in Borsa. Pensate che ha perso ben 4 punti percentuali.  E le motivazioni di questo crollo sono ben due. La prima ha a che fare proprio con MPS.

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In particolar modo con la cessione di sue quote. Questa prima aveva avuto l’interesse da parte degli addetti ai lavori che, poi, l’hanno abbandonata, trascinandola sia questa banca che le altre nel baratro. E, poi, c’é la seconda motivazione di questa debacle di BPM. La protagonista è Deutsche Bank ed il suo downgrade.

Nonostante abbia aumentato il prezzo per ogni azione a 6,1, ha modificato le sue raccomandazioni. Queste sono passate da Buy ad Hold. In pratica, gli analisti non consigliamo più di comprare le sue azioni. Staremo a vedere cosa accadrà. Quel che è certo è che i risparmiatori sono andati nel panico, ma non avrebbero dovuto.