I clienti Tim sono tutti in ansia, per Natale ci si aspetta una bella stangata. Ecco cosa sta succedendo al colosso della telefonia.
Numerose sono le compagnie telefoniche che negli ultimi anni sono entrate nel mercato rendendo difficile la vita ai colossi, grazie a dei prezzi a dir poco stracciati. La migrazione dai colossi della telefonia alle nuove compagnie è stata notevole, salvo poi notare un’inversione di marcia dovuta alla scarsità dei servizi che queste nuove compagnie offrono.
Tra i colossi della telefonia, sicuramente TIM gode di una posizione prioritaria, rispetto a quelli che sono i suoi concorrenti e cioè Vodafone e Wind-Tre. Il motivo è semplice, noi italiani, sempre nostalgici, scegliamo TIM memori di ciò che è stata Telecom Italia, peccato che si tratta di tempi completamente differenti.
Insomma, ad oggi sono moltissimi gli utenti che hanno deciso di scegliere Tim sia per la propria rete fissa che per quella mobile, perchè la compagnia indubbiamente offre delle buone tariffe, ma soprattutto sembra essere tra quelle che funzionano meglio a livello di linea, in tutta Italia.
Ma adesso le cose stanno per cambiare, di nuovo. Come se non fossero stati abbastanza i cambiamenti che la società Tim ha affrontato negli scorsi anni. Le voci dicono che Vivendi sia pronto alla vendita, lo stravolgimento al potere spaventa i consumatori.
Tim pronta a cambiare, di nuovo
Era il 1999 quando il governo di Massimo D’Alema ha costretto il tesoro e la Banca d’Italia a farsi da parte e quindi accettare la proposta di 60 milioni che avrebbe risanato il debito di quella che allora era Telecom Italia. Dopo 3 anni al comando arriva Marco Tronchetti Provera che ben presto si accorge delle falle in Telecom e provvede al risanamento dei debiti tramite una serie di accordi.
Tra alti e bassi della gestione Tronchetti Provera si arriva al 2006 quando la società francese Vivendi assume il controllo di TIM, ma i progetti sono troppo ambiziosi, considerando che i francesi volevano acquistare Mediaset per farne un unico gruppo. La carenza di capitali attuali, ha portato alle trattative con gli americani per un nuovo cambio al vertice.
I timori dei consumatori
In genere quando ci sono dei cambiamenti ai vertici a rimetterci sono sempre i consumatori che finiscono per vedersi aumentare la spesa da sostenere per poter continuare ad utilizzare il proprio abbonamento. Il timore che nutrono i consumatori è che questo cambiamento possa portare a un nuovo aumento.
Sappiamo bene però che in genere gli aumenti portano a una migrazione di massa dei clienti verso altre compagnie obbligando poi Tim a un nuovo ribasso. Insomma una sorta di circolo vizioso a cui ormai dovremmo essere abituati.