Virus vampiro, la terrificante scoperta negli Usa I Medici terrorizzati dopo averlo visto in azione

Un esempio di virus – Passione Tecnologica

Il fascino dei vampiri è eterno, come la stessa razza fantasy che rappresentano. Ma ora proprio dalla scienza giunge una minaccia fin troppo reale, un vampiro lontano dall’immagine edulcorata di film e sceneggiati tv.

Dracula nel suo castello in Transilvania, il supereroe vampiresco di Blade, il romanticismo dark di Twilight, i vampiri insettiformi e alieni di Del Toro, i vampiri tutto sesso e gossip dei romanzi e delle serie tv Young Adult: il vampiro ha davvero attraversato, negli ultimi decenni, ogni genere di declinazione e forma. Si tratta d’altronde di un’invenzione affascinante, facile da modulare a seconda delle necessità, suscettibile di mutazioni che riflettono epoche e periodi storici a volte anche profondamente diversi. Si pensi a quale differenza corre tra un vampiro della Hammer degli anni Sessanta e un vampiro di ‘The Strain’ di Del Toro. Creature (della fantasia) tra rloro diversissime.

Ma quest’ultima versione di vampiro, scoperta dalla scienza e terribilmente reale, è certo la più sorprendente. Di che cosa si tratta? Gli scienziati hanno scoperto, nel Maryland, una tipologia di virus definito ‘vampiro‘ in quanto infetta i batteri, inserendosi nell’equivalente del ‘collo’ della vittima. Prima d’ora non si aveva mai visto un virus infettare un batterio; si trattava di una relazione parassitaria sviluppatasi all’interno di un esemplare di Streptomyces bacterium, il quale solitamente si sviluppa nel terreno.

Il virus in questione non è in grado di integrarsi nel DNA dell’ospite, pertanto deve spostarsi di vittima in vittima. Si tratta di un processo di lungo periodo dove il virus adatta il suo genoma all’ospite pian piano, periodo dopo periodo.

La dinamica del virus vampiro, una scoperta sorprendente

Si tratta pertanto di una relazione virale, un gioco di interazioni assai complesso. Scendendo nel dettaglio il virus utilizza elementi genetici mobili, detti anche MGE, i quali si inseriscono dentro i virus e possono posizionarsi all’interno del genoma dei virus ‘vittime’.

Un immaginario vampiro – Passione Tecnologica

Nel caso in questione, attraverso il microscopio, è stato possibile osservare come i virus ‘vampiri’ si aggancino agli ospiti attraverso le code, quasi mordendo immaginari canini nella povera preda. Si tratta di un comportamento assolutamente inedito nell’ambito, una novità assoluta.

Ciò non dev’essere confuso col virus del vampirismo; ovvero le ipotesi sulle origini scientifiche del fenomeno vampiresco. Secondo alcuni infatti le leggende sul vampirismo in Romania e/o nell’Europa orientale deriverebbero da un’epidemia di rabbia diffusasi nell’est europeo tra il 1720 e il 1730. Un’ipotesi affascinante, ma solo un’ipotesi, senza prove definitive.