Finalmente, dopo un’estate davvero interminabile, è arrivato l’autunno con le sue temperature meno calde e le giornate piovose.
Ovviamente, il primo pensiero va già al riscaldamento di tutti gli ambienti delle abitazioni. Ed il metodo maggiormente utilizzato resta sempre quello che ha come protagonisti i termosifoni. Basta un pulsante ed il gioco è fatto. Da quel momento entrerà in funzione la caldaia che produrrà acqua calda, la quale entrerà in circolo all’interno dei radiatori.
In pochi minuti, si inizia già ad avvertire un senso stupendo di tepore. E ci si potrà rilassare, dopo una giornata intera di lavoro, sul proprio divano con una bevanda calda ed il proprio film o la propria serie tv preferiti. Insomma, è quello che ci vuole dopo aver lavorato. Ed invece, bisogna prestare la massima attenzione a farlo.
Ebbene sì, perché sono entrate in vigore nuove disposizioni che vanno a regolamentare quello che è l’utilizzo dei riscaldamenti. E ci saranno anche dei controlli per far sì che tali regole vengano rispettate da tutti. Non si potrà più utilizzare il riscaldamento a proprio piacimento, bensì, bisogna seguire degli orari ed anche dei giorni prestabiliti.
Altrimenti si rischia grosso! Si rischia una sanzione che farebbe sembrare i costi relativi ai consumi del gas delle cifre irrisorie. Ebbene sì, avete capito benissimo. E tutto ciò varia anche in base alla zona in cui si vive. Per questo motivo, abbiamo deciso di informarvi in modo che possiate tenere bene a mente tutto, ma proprio tutto!
Nuove regole per i riscaldamenti: attenzione a non sgarrare!
Purtroppo, è arrivata una notizia che nessuno avrebbe voluto sentire. In base alle aree climatiche ci sono dei giorni in cui è possibile iniziare ad utilizzare i riscaldamenti e, ovviamente, è regolamentato anche l’ultimo giorno possibile di accensione. Come ben sapete, l’Italia è stata suddivisa in sei aree climatiche dalla lettera A alla lettera F. Inoltre, i Sindaci di ogni città hanno il potere di rimandare o anticipare l’accensione dei riscaldamenti.
Nella zona F non c’é alcuna limitazione di giorni e di orari per l’accensione. Ma, dalla zona E alla zona A, invece, ci sono le date di inizio e fine utilizzo dei riscaldamenti e, finanche, il numero massimo di ore in cui è possibile tenerli accesi. Si va da un massimo di 14 ore al giorno della zona E alle sei ore della Zona A. Ovviamente, stiamo parlando del riscaldamento di tutti gli edifici pubblici.
Ed anche tra gli edifici pubblici ci sono delle eccezioni. Non fanno testo, ad esempio, ospedali, case per anziani, scuole materne ed asili nido. Tra le eccezioni rientrano anche le piscine. Per quanto riguarda le abitazioni, invece, non c’é ancora alcuna norma che regola l’accensione dei riscaldamenti o ne vieta l’utilizzo. Ovviamente, ogni famiglia si regolerà in base al costo dell’energia e, soprattutto, al fine di raggiungere l’obiettivo del risparmio!