WhatsApp, allarme furti di identità: stanno utilizzando il tuo profilo e non lo sai I Rischi conseguenze gravissime

Whatsapp – Passione Tecnologica

Scopriamo come funziona una nuova – terribile – truffa che circola su Whatsapp. 

Esistono poche app di messaggistica più usate di Whatsapp; un po’ tutti, dall’adolescente che frequenta la scuola, allo studente universitario, al lavoratore alle prime armi, al cinquantenne che attende di andare in pensione, al pensionato stesso, lo utilizzano, nel bene e nel male, sfruttando giornalmente le funzioni di Whatsapp e dei suoi gruppi.

E naturalmente proprio per la quantità di gente che lo usa e per la presenza di una vasta gamma di gente ‘suscettibile’ a frodi e inganni, Whatsapp è divenuta terreno per ogni genere di inganno, di frode, di truffa. Whatsapp in tal senso, specie per le tante persone anziane che lo usano, poco avvezze agli inganni tecnologici, è terreno fertile per le truffe.

In quest’ambito Whatsapp è tornato popolare per un particolare tipo di truffa, mirato a sottrarre l’identità altrui, ad appropriarsi del profilo dell’utente.
Ma come funziona la terribile truffa in questione?

Sostanzialmente si compone di un messaggio che giunge da un contatto a noi familiare che ci chiede un codice ricevuto tramite sms. Dopo che l’abbiamo immesso, giunge un messaggio che, a tutti gli effetti, sembra provenire da Whatsapp. Dopo aver cliccato, avviene la truffa vera e propria.

Le dinamiche della truffa ovvero come perdere l’identità

Grazie infatti al codice immesso tramite sms l’account Whatsapp viene sottratto alla persona e clonato per chissà quali – proibiti – fini. Dalla truffa, alla vendita online, al ricatto, a ogni genere di atto criminale. Basti pensare quanti e quali truffe possono avvenire quando, chattando con un familiare o un amico via Whatsapp, si è inconsapevoli di come quell’identità sia stata clonata, come quel nostro caro, vecchio, amico sia in realtà un hacker.

Whatsapp – Passione Tecnologica

La Polizia Postale conosce bene questa truffa, purtroppo molto diffusa tra chi è meno avvezzo alle tecnologie digitali. Il nodo della questione è il codice che giunge dall’app ai criminali in questione, dando loro accesso al proprio cellulare. Ne consegue il primo consiglio, di puro buon senso, cioè di non cliccare su codici giunti da sconosciuti o da profili simili a quelli ufficiali, ma diversi per qualche, piccolo, dettaglio. In generale è sempre bene confermare, chiedere l’opinione di chi ci ha mandato il codice. Se è un truffatore non risponderà, se si tratta di un nostro amico ci avvertirà che qualcosa non sta funzionando.

Dopo che il proprio account è stato clonato, non c’è molto che si possa fare; si può disinstallare e reinstallare l’app ed è doveroso fare denuncia, anche per evitare che l’hacker compi azioni criminali utilizzando l’identità rubata. Solitamente infatti il criminale prova a truffare amici e famigliari, onde sottrarre denaro o appropriarsi di ulteriori identità da rivendere sotto banca nel Deep Web.