Conti correnti, sta per succedere davvero: i risparmiatori sono in allarme I Comincia un incubo per tutti

L’Agenzia delle Entrate – Passione Tecnologica

Il Fisco preleverà forzosamente dai conti correnti dei cittadini italiani inadempienti? Si tratta di una notizia che genera un notevole allarme, ma occorre contestualizzarla adeguatamente. 

Tanto rumore per nulla, citando Shakespeare. Il tenuto prelievo fiscale ai conti correnti degli imprenditori e dei liberi professionisti che non pagano le tasse infatti non avverrà. Non a breve quantomeno; ed era d’altronde intuibile, considerando come il governo Meloni sia noto per voler lasciare la libera impresa lavorare senza troppi intoppi burocratici o, come in questo caso, fiscali. Però qualcosina di cui preoccuparsi, alla fin fine, c’è: c’è un elemento di verità nell’allarme generale, perchè se colti sul fatto dal fisco i guai possono essere davvero ingenti, davvero preoccupanti.

Partiamo dalle dichiarazioni politiche, da chi ha commentato in prima persona la proposta. E incontriamo allora il viceministro all’Economia Maurizio Leo, il quale nella cornice di un evento collaterale, ha cercato di calmare la bufera mediatica sviluppatasi dopo la proposta: “Non c’è nessun pignoramento, questa cosa non c’è in manovra” ha commentato. L’occasione era un’assemblea di Confitarma.

Ma allora, di che cosa si trattava? Molto banalmente era la possibilità, avanzata dalla manovra, che gli strumenti informatici venissero usati per rafforzare i controlli già in essere. In particolare ci si riferiva a cartelle esattoriali per le quali il cittadino non aveva ottenuto una sospensione giudiziale e per le quali non aveva presentato ricorso.

Tecnicamente non sembra esserci, allo stadio attuale, possibilità che l’Agenzia delle entrate acceda ai conti correnti degli italiani, onde recupera re da sé le tasse non pagate.

Le mani del fisco sui conti correnti, cosa c’è di vero

La stessa premier Giorgia Meloni avevano commentato, riferendosi alla bozza della controversa manovra, che “Non se ne parla, questa norma di sicuro non passa“. E la legge, a quanto sembra, è stata poi superata.

Il fisco – Passione Tecnologica

Approfondendo l’utilizzo dei sistemi informatici rimasti all’interno della manovra, l’elemento ‘reale’ della diatriba, si apprende che sono stati denominati ‘Cooperazione applicativa e informatica per l’accesso alle informazioni necessarie per il potenziamento dell’azione di recupero coattivo’. Sotto un profilo puramente pratico la misura prevede di facilitare il lavoro del fisco, attraverso cui l’Agenzia delle Entrate potrà apprendere se il soggetto ha effettivamente la disponibilità finanziaria per pagare o meno le tasse omesse allo stato italiano.

La stessa Meloni, re interrogata sulla scottante questione, ha osservato che il governo vuole solo migliorare la lotta all’evasione, ma senza certo prelevare soldi dai conti correnti privati. La possibilità che, in ogni caso, il Fisco pignori il conto corrente è già presente da anni.