Intesa Sanpaolo, previste tempesta spaventosa: i risparmiatori sono nei guai I Durerà parecchio

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Cattive notizie per chi ha un conto in banca direttamente dal report di Intesa Sanpaolo. La crisi infatti si avvicina, è sempre più evidente l'(ennesimo) tracollo europeo.

Il report, pubblicato sulle riviste finanziarie e opera dell‘ufficio studi di Intesa Sanpaolo, dipinge un quadro a tinte fosche per chi segue attentamente le vicende bancarie. Va considerato come i dati si riferiscano al mercato americano; sebbene le conseguenze dei flussi finanziari negli USA si riflettono sempre su quello europeo.

Nel caso in questione il report osserva che l’economia continua a espandersi a un ritmo sostenuto; è però rallentato l’aumento delle assunzioni, risultato particolarmente ‘robusto’, così viene definito, a luglio 2023. Rimane purtroppo elevatissima l’inflazione.

La continua spinta alla crescita è, senza dubbio, molto positiva; e altrettanto felice è la rinnovata spinta ai consumi. Sotto il profilo lavorativo, per altro, la domanda di lavoro è in lieve calo, sebbene si sia lontani dall’avere un mercato del lavoro bilanciato. Sembra altrettanto in procinto di calmarsi l’inflazione, sebbene ancora molto lontana dal 2%.

La Fed americana ha puntualizzato che ancora non si sono visti appieno gli effetti dei rialzi dei tassi di interesse; dopo una serie di continui rialzi, infatti, la scelta di sospenderli temporaneamente non dev’essere percepito come un segnale che non ne avverranno altri, anzi. La Fed infatti ha dichiarato di voler vedere ulteriori prove che l’inflazione stia rallentando davvero prima di cessare completamente i continui rialzi.

Un 2024 chiaroscurale, non è chiaro il futuro dell’economia

In generale le prime stime prevedono un calo della disoccupazione  e una generale crescita per il 2024. Tuttavia la guardia delle banche e degli istituti centrali rimane alta; non si desidera rischiare nuove fiammate dell’inflazione che, se non galoppa più, certo mantiene un trotto sostenuto. La priorità rimane di evitare ulteriori rialzi dei prezzi, potenzialmente devastanti.

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Per quanto concerne i tassi di interesse è previsto comunque in crescita; 2,9% nel 2026 e 2,5% nel lungo termine. Si vuole in generale rallentare l’inflazione, ma senza azzoppare la crescita; un obiettivo familiare a molti, ma difficile da raggiungere.

Basta dunque coi rialzi dei tassi? E’ difficile immaginarlo; sicuramente un altro rialzo entro la fine del 2023 potrebbe essere possibile; le percentuali, secondo Intesa Sanpaolo, si assestano a metà circa, un 50% quanto mai incerto. Con ogni probabilità un rialzo dei tassi avverrà, ma solo da settembre 2024. Certo, in una situazione economica e geopolitica quanto mai instabile, tutto è possibile.