Egitto, la maledizione della Mummia: terrificante malattia per l’archeologi dopo scoperta sarcofago

Il sarcofago di una mummia – Passione Tecnologica

Cosa c’è di vero dietro la leggenda di una presunta maledizione a danno degli archeologi egiziani? Una storia di mummie e faraoni. 

Continuano a rincorrersi fantasiose storie sulle maledizioni lanciate dalle mummie a seguito dell’apertura delle proprie tombe ad opera di incauti archeologi e tombaroli. Si tratta in realtà – la maggior parte delle volte – delle conseguenze di respirare aria polverosa e carica di batteri, sigillata per secoli, se non millenni.

Sembra essere questo il caso di Ramy Romany che stava girando la serie tv ‘Mummies Unwrappedper il canale Discovery Channel. L’uomo era entrato in una cripta rimasta sigillata per sei secoli; dopo alcune ore dalla trasmissione, di ritorno al Cairo, si era sentito male e il giorno dopo si era svegliato tossendo sangue, con allucinazioni e una febbre indubbiamente alta.

I dottori gli hanno prescritto una severa dose di antibiotici, ma Ramy è rimasto a soffrire, nella camera da letto, per altri quattro giorni prima di guarire completamente.

Indifferentemente che fosse la maledizione e della mummia o no, qualcosa in quella tomba mi ha preso” ha raccontato Ramy ai giornali egiziani. Molto più prosaicamente i medici sono convinti sia rimasto infettato o dalla polvere della tomba o da qualche animale da tempo morto nei meandri della piramide.

La verità dietro alla maledizione della mummia

La peculiare vicenda è avvenuta nel 2019, nello scenario dello svelamento di un’antica tomba nella città di Amarna, concernente il dimenticato faraone Akhenaten. La città era il luogo di culto del dio del sole Aten, dal quale Akhenaten aveva assunto il suo nome. Il faraone fu il primo a proporre un (quasi) dio unico, allontanandosi dalla tradizione politeista dei suoi predecessori e ordinando la rimozione dell’iconografia tradizionale. Una scelta mai realmente perdonata dai suoi successori che ne ordinarono una damnatio memoria di romana memoria, scalpellandone via ogni ricordo.

L’interno di una piramide – Passione Tecnologica

La crew era entrata in una tomba mai svelata prima d’ora, senza ascoltare i locali che li avvertivano di eventuali pericoli, come i serpenti velenosi. Ramy in particolare nell’occasione non si preoccupò di filtrare l’aria che respirava, preferendo precipitarsi nella scoperta dei tesori della tomba.

All’interno della tomba di Akhenaten c’erano pipistrelli, serpenti e un forte odore di ammoniaca causato dalle secrezioni dei pipistrelli. “Lasciare una tomba chiusa per migliaia di anni con materiale organico all’interno e poi aprirla per la prima volta e andarci dentro senza protezioni non è salutare” ha scherzato Ramy, concludendo la sua analisi sulla maledizione della mummia.