Conti correnti, prelievo forzoso: tutto quello che devi sapere sulla legge I Italiani col fiato sospeso

Prelievo forzoso – www.passionetencologica.it

Di prelievi forzosi si ricorda, soprattutto, quello avvenuto, nel lontano 1992 in una calda notte di luglio, ad opera del Governo Amato.

Tutto ciò, fu messo in atto per risanare l’enorme debito pubblico italiano di quegli anni di crisi. In pratica, fu prelevato lo 0,6% una tantum dai risparmi di tutti i cittadini italiani. Dopo quello, non ce n’é stato nessun altro. Fino a poco tempo fa, quando ne è stato denunciato il suo arrivo, ratificato proprio dal Governo.

In realtà, però, si parla già di prelievo forzoso nel momento in cui, con l’alto tasso di inflazione ed i bassi tassi di interesse praticati sui conti correnti dalle banche, i risparmi si vanno depauperando. Si stima, infatti, che una patrimoniale sia già in atto e si stia perdendo, su base mensile, circa lo 0,56% del valore di tutti i soldi depositati.

Una vera e propria tragedia se pensiamo al momento di crisi generalizzata che si sta vivendo nell’ultimo periodo. I prezzi di beni e servizi sono aumentati a dismisura e gli italiani non riescono ad arrivare più alla fine del mese. Ecco che, però, a rincarare la dose arriva quest’altra tragica notizia per tutti i risparmiatori.

Sono molti che stanno puntando il dito sulla Legge Delega Fiscale del Governo attuale. Si parla della possibilità di accesso ai conti correnti per procedere ai prelievi forzosi di denaro. Questo, come ben sapete, è frutto di tantissimi sacrifici fatti, per tutta la loro vita, di tantissimi cittadini italiani che, ora, sono andati completamente nel panico. Ma vediamo cosa accadrà.

Polemiche sui prelievi forzosi previsti dalla Legge Delega.

Ebbene sì, tutto nasce, però, da quello che è un solo articolo che va a comporre tutta la Legge in questione. Parliamo dell’art.16. Durante le discussioni in Parlamento, molti hanno fatto sentire la loro voce dato che sono convinti che autorizzerà il Governo e l’Agenzia delle Entrate ad entrare nei conti correnti degli italiani ed effettuare prelievi forzosi.

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In realtà, niente di tutto questo può essere ritenuto vero. Sì, perché nell’articolo in questione si parla di riscossione coattiva anche attraverso processi di automazione, dei crediti dovuti dai cittadini debitori. In pratica, in caso di evasione fiscale o di mancato pagamento di multe e sanzioni, l’Agenzia delle Entrate potrà prelevare il denaro dovuto in maniera forzata e forzosa.

Quindi, non si tratta di prelievi simili a quelli del 1992. Ma si tratta di un’accelerazione di un procedimento, già previsto dal Codice Civile che mira al recupero dei crediti da parte dello Stato e, per cui è stata accertato il mancato pagamento dal giudice. In questo modo, si eviteranno procedure di pignoramento che non vanno a buon fine nel momento in cui il debitore non è in possesso di nulla.