In una lontana ed esotica provincia della Cina è stata scoperta una nuova tipologia di ragno, dalle caratteristiche alquanto eccentriche, sicuramente inconsuete.
Solitamente siamo abituati ad associare la figura del ragno a quella di un insetto morbido, magari un po’ disgustoso; però in realtà esistono anche ragni ‘corazzati’ coperti di placche alla maniera dei coleotteri e degli scarabei.
E’ il caso del nuovo ragno scoperto da un team di ricercatori nella Repubblica Popolare Cinese, specificatamente tramite la Hunan Hormal University. In particolare, tramite anche un piccolo aiuto della National University of Singapore, sono state analizzate e confermate tre nuove tipologie di aracnidi. Si tratta dei cosiddetti ‘ragni mesotelici’.
Si tratta di una specie assolutamente particolare, perchè pur essendo molto ridotti di dimensioni (appena 2 cm di lunghezza), presentano un corpo ‘corazzato’, completamente coperto di resistenti placche. Un ragno con una medievale armatura a piastre, verrebbe da scherzare. In origine tutti i ragni erano così; si tratta infatti di uan sopravvivenza preistorica, solitamente ammirabile nei fossili che adornano i Musei di paleontologia di tutto il mondo.
Il team ha pubblicato i risultati dello studio sulla rivista ZooKeys; pertanto si tratta di uno studio – è indispensabile rimarcarlo, trattandosi di ricercatori cinesi, pertanto appartenenti a uno stato autocratico – completamente in regola, scientificamente valido. E si tratta, dopotutto, di una scoperta importante: nuove specie sono rare, sebbene il mondo microscopico degli insetti sia ancora tutto da esplorare, tutto da scoprire.
Tutte le caratteristiche dei nuovi ragni ‘in armatura pesante’
I ragni in questione sono stati scoperti nella provincia di Hunan, tecnicamente si tratta di tre specie diverse, note rispettivamente come Songthela zhongpo, Songthela longhui e Songthela anhua. Potrebbero sembrare nominativi misteriosi, ma afferiscono semplicemente alle diverse loclaità geografiche sede del ritrovamento.
Gli aracnidi sono stati catturati quando erano appena ‘bebè’, per così dire, e li hanno poi allevati in laboratorio fino all’età adulta. E’ stato così possibile seguirne la crescita e il comportamento molto da vicino, sebbene estraniandoli dal proprio ambiente naturale. Uno studio davvero molto approfondito.
Come in altre parti del mondo, anche in Cina la biodiversità dell’immenso paese appare minacciata dall’avanzare delle attività antropiche, cioè dall’edilizia umana e dalla sua progressiva espansione. Queste operazioni di catalogazione, cioè tassonomiche, svolgono allora un ruolo fondamentale, consentendo di scoprire e poi tutelare specie che nemmeno si sapeva esistessero.