Come ben sapete, è da, ormai, più di un anno che il Governo precedente ha varato l’obbligo del Pos per tutti gli esercenti italiani.
In realtà, l’obbligo non era esteso a tutti. Infatti, c’era una categoria di commercianti che ha usufruito di una deroga a quest’obbligo fino allo scorso giugno. Deroga che, poi, è decaduta e, finalmente, i cittadini italiani possono scegliere se pagare in contanti o con le proprie carte anche presso i tabaccai. Certo, non sono mancate le proteste in quest’anno.
E queste erano legate soprattutto alle commissioni. Sì, il problema non era l’obbligo del Pos in sé, ma le commissione troppo alte da pagare. E tutti hanno chiesto in coro ed a gran voce l’abolizione delle commissioni per le transazioni inferiori ai 10 euro e una sensibile diminuzione su quelle inferiori alla soglia dei 30 euro.
Possiamo dire che, dopo un po’ di mesi di tira e molla, gli esercenti hanno ottenuto una vittoria storica. Sì, perché, soprattutto per le piccole e medie aziende, queste commissioni sono arrivate delle novità fantastiche. Insomma, hanno ottenuto ciò che desideravano. Purtroppo, però, non mancano i commercianti che tirano fuori delle scuse per evitare ancora il pagamento con Pos.
E possiamo dire che sono molto, ma molto fantasiose. Il malfunzionamento del dispositivo è stato superato di gran lunga. C’é qualcosa che sta spopolando all’atto del pagamento contactless che rientrano nell’assurdo. Ebbene sì, avete capito benissimo. C’é una richiesta da parte dell’esercente che vi raccomandiamo di non prendere assolutamente in considerazione.
Pagamenti contactless e richieste strane degli esercenti: rifiutatevi categoricamente!
Come ben sapete, questa tipologia di pagamento, al di sotto della soglia dei 30 euro, non prevede né l’inserimento del Pin né, tantomeno, la firma della ricevuta dell’avvenuto pagamento. E’ un modo velocissimo e rapidissimo per pagare. Purtroppo, però, alcuni negozianti credono di essere più furbi dei loro clienti e dei loro colleghi.
Ma vediamo cosa accade ed anche molto frequentemente. Il cliente arriva in negozio, fa i suoi acquisti e si dirige verso la cassa per effettuare il pagamento. E lo fa ignaro di ciò che sta per accadere. Infatti, una volta comunicato all’esercente di voler pagare con la propria carta, quest’ultimo applica una commissione extra al totale.
Sì, avete capito benissimo. Il cliente si ritrova a pagare di più rispetto a quanto riportato sulle etichette dei prezzi. State bene attenti e, nel caso in cui dovesse capitare anche a voi, fermate tutto e rifiutatevi di terminare la transazione di pagamento. Il comportamento dell’esercente non è legale. Chiamate subito le forze dell’ordine e denunciate quanto accaduto!