Le ricerche in atto nella piramide di Sahura, in Egitto, hanno rivelato nuove camere finora rimaste segrete.
Quando si parla di archeologia solitamente il pensiero corre spontaneo agli antichi egizi, alle piramidi, ai tesori dei faraoni. È un’ associazione tanto spontanea quanto naturale, alimentata da decenni di grandi scoperte, grandi esplorazioni e soprattutto grandi film e libri. La leggenda dei faraoni è ancora viva e vegeta, alimentata da una cultura pop infatuata coi faraoni, quasi ossessionata. In questo contesto ogni nuova scoperta genera un eccezionale interesse. Qual è d’altronde il caso – davvero peculiare – odierno.
Nel caso in questione ci riferiamo alla tomba del faraone egizio Sahura della Quinta Dinastia, costruita oltre quattromila anni or sono. Gli archeologi hanno infatti scoperto alcune stanze segrete dentro la Piramide di Sahura. Specificatamente si è trattato di un team proveniente dall’Università di Wurzburg, in Germania, come parte di uno sforzo per conservare la struttura.
La ricerca ha infatti rivelato una serie di stanze ausiliarie finora rimaste inesplorate. Il dottor Mohamed Ismail Khaled ha commentato a questo proposito che il progetto, con questa scoperta, ha avuto un punto di svolta negli studi sul funzionamento e la metratura della piramide.
La piramide venne costruita per il faraone Sahura, secondo re della Quinta Dinastia e primo reale ad essere sepolto ad Abusir. Il regno del faraone fu essenzialmente positivo; non vi furono guerre, ma una notevole crescita economica. Vennero inoltre scavate nuove miniere, acquisiti con scambi commerciali nuove – fertili – terre e sviluppato una flotta egizia.
La storia dietro la piramide di Sahura
La tomba del faraone venne scavata per la prima volta da un ingegnere britannico, John Perring, nel 1836; successivamente venne esplorata dall’egittologo Ludwig Borchardt nel 1907. Ora, cento anni più tardi, nuovi e più agguerriti archeologi stanno nuovamente esplorando l’antica piramide.
Le ragioni dietro la nuova ricerca in realtà erano di carattere strutturale; la piramide sta lentamente collassando, le strutture portanti sono lontane dal poter reggere l’antico peso ancora a lungo. La ricerca del team ha permesso di scoprire un passaggio segreto che, a propria volta, conduceva ad una serie di magazzini, gravemente danneggiati. Non era molto chiaro a cosa servissero; probabilmente a conservare materiale di minore importanza, eppure reputato vitale per la tomba.
La piramide rimane tutt’oggi un mistero; non è chiaro chi l’abbia costruita, come e cosa conservassero le nuove stanze segrete. Il prossimo passo consisterà proprio nell’esplorarle, delimitando i punti di maggiore cedimento della struttura e (forse) rendendole visitabili per il grande pubblico.