E’ stato scoperto, in Australia, un ragno dalle dimensioni colossali. Si fa fatica a immaginarlo.
L’Australia, per le sue dimensioni e la sua lontananza dagli altri continenti, è spesso (scherzosamente) considerata uno dei luoghi dove la fauna è maggiormente pericolosa, letale tanto a livello di grandi animali, quanto degli insetti. I locali, onde spaventare i turisti, spesso scherzano che tutti in Australia, in un modo o nell’altro, tenta di ucciderti.
Naturalmente tra le tante, tantissime minacce vi sono i ragni. Piccoli, quasi invisibili, silenziosi, eppure spesso letali. Se nella vecchia Europa i ragni pericolosi sono generalmente rari, il discorso cambia in Australia dove nell’entroterra occorre esercitare una costante attenzione, senza mai abbassare la guardia. Senza citare le ‘solite’ tarantole, l’Australia annovera infatti una vasta gamma di ragni velenosi, a cui le famiglie locali pongono particolare attenzione attraverso la chiusura delle finestre, verande e con l’uso di zanzariere e altri prodotti appositi.
E proprio dall’Australia giunge l’annuncio della scoperta di una nuova specie, di un nuovo esemplare. Un ragno invero gigantesco, un esemplare dalle dimensioni semplicemente colossali.
Si tratta di una creatura della tipologia del ‘ragno a botola‘. Questa specie non caccia con la classica ragnatela, ma con una botola artificiale costruita con la terra del suolo; un lato della botola viene ‘appiccicata’ con la seta prodotta dal ragno. Uno degli angoli della botola viene tenuta leggermente aperta, poi quando la vittima si avvicina la botola si solleva all’improvviso e il ragno si avventa sulla preda. L’anfratto nella terra viene costruito dal ragno tramite appositi ‘denti’ sulle proprie zanne.
La verità dietro il gigantesco ragno a botola scoperto in Australia
Nel caso in questione il ragno a botola è stato chiamato ‘Megamonodontium mcluskyi‘ e, con un’improvvisa sorpresa, è un ragno non più esistente, un fossile. Si tratta infatti del ritrovamento di un paleontologo. Il ragno in questione è estremamente raro; solo quattro esemplari di fossili sono stati ritrovati in tutto il sud oriente asiatico. Si trattava di ragni che vivevano nelle umide foreste australiane tra gli 11 e i 16 milioni di anni fa.
Quando l’Australia iniziò a inaridirsi il ragno andò presto estinto, proliferando infatti nelle giungle sul modello tropicale. Vi sono allo stadio attuale 300 specie di ragni a botola viventi, ma i fossili di questo genere sono estremamente rari. Una delle cause appare proprio connessa al fatto che i ragni a botola vivono sottoterra, dove forse non vi era l’ambiente adatto alla loro fossilizzazione.
Il ragno maggiormente simile al fossile in questione è il Monodontium; tuttavia il suo lontano antenato era cinque volte più grande. Un ragno dalle dimensioni oggigiorno inconcepibili.