Cina, gli scienziati hanno scoperto un nuovo virus letale I L’hanno trovato dove nessuno lo immaginava

La raffigurazione fantastica di un virus – Passione Tecnologica

Nelle profondità dell’oceano i ricercatori cinesi hanno scoperto un nuovo virus, dal comportamento certamente insolito. Scopriamo insieme una scoperta dalle potenzialità esplosive in campo medico. 

Un team di ricercatori afferenti al Paese del Dragone ha scoperto, a novemila metri di profondità nelle profondità dell’oceano, un virus peculiare. Specificatamente si tratta di un batteriofago, chiamato tecnicamente vB_HmeY_H4907.

Il luogo non è casuale: il virus infatti è stato ritrovato sul fondo della Fossa delle Marianne che, nel suo punto più basso, raggiunge gli 11mila metri. Proprio qui il batiscafo Trieste, di fabbricazione italiana, si avventurò a profondità mai toccate prima d’ora dall’uomo, stabilendo negli anni Sessanta un primato assoluto.

La notizia proviene da una rivista scientifica di settore, nota come Microbiology Spectrum. Secondo l’albo la Fossa delle Marianne, per le sue peculiari condizioni, è un ambiente capace di ospitare microorganismi unici, capaci di sopravvivere a temperature estremamente basse, abbinate a pressioni altrettanto alte. Senza naturalmente trascurare quanto sia semplicemente difficile nutrirsi nell’equivalente acquatico del Sahara, una scabra landa desertica abbandonata nella notte eterna.

La scoperta ha permesso di scoprire un cosiddetto “fago temperato”, un virus che infetta la creatura “Halomonos meridiana H 4907“. La creatura vive seppellita sotto i sedimenti di superficie della Fossa a 800 metri di profondità.

A cosa serve il nuovo virus scoperto dalla Cina? Le dibattute applicazioni 

Si tratta di un virus capace di infettare e replicarsi all’interno dei batteri; niente di nuovo, è un comportamento analizzato nella scienza da tempo, i batteriofagi sono molto diffusi. Il virus sembra appartenere a una nuova famiglia virale, precedentemente sconosciuta. Il fago che infetta invece vive all’interno di geyser sottomarini, come già accennato, proprio all’interno di sifoni dalle temperature torride.

Le profondità degli abissi – Passione Tecnologica

I batteri Halomonas infatti di solito agiscono presso le sorgenti di calore, idrotermali, presenti nel sottosuolo marino; la presenza, seppur minima, di una qualche forma di energia supporta la vita, la sostenta persino in quelle terribili condizioni. Ma quali saranno le applicazioni pratiche di questo virus?

Essendo capace di infettare i batteri, già ci si chiede come utilizzarlo quale nuovo, potentissimo, antibiotico. Ciò a fronte della resistenza agli antibiotici accresciutasi nell’uomo dopo decenni di utilizzo sconsiderato. Però, prima di poterlo fare, occorre studiare meglio la sua peculiare relazione coi batteri. Le applicazioni pratiche del virus sono subito balzate alla mente di molti ricercatori e medici, segnale di un settore, quale il Biohightech, in grande espansione.