Netflix, Disney+ e Amazon: gli abbonamenti costeranno un terzo in più I Autunno da brividi per gli utenti

Il canale Netflix – Passione Tecnologica

I canali streaming attualmente in offerta sulle principali reti televisive e online sono tutti in aumento, vediamo insieme quanto ci ‘costerà’ quest’ennesimo rialzo. 

Un’offerta spezzettata, disconnessa, frammentata tra mille diversi canali e offerte. E’ la situazione dei film e delle serie tv in streaming disponibili online, tutti egualmente accomunati da un rialzo delle tariffe che ‘insegue’ l’inflazione.

Il primo ad averlo fatto è stato Netflix che, a inizio 2022, ha aumentato il piano mensile da 11,99 a 12,99 e il premium da 15,99 a 17,99. Ha inoltre avviato un progressivo irrigidimento sulla condivisione delle password; un crackdown che secondo molti avrebbe portato alla rovina il colosso, ma che sembra aver recato importanti utili all’azienda. La gente ha smesso di ‘prestare’ il proprio account, ha accettato le nuove regole; una vittoria a tutti gli effetti.

Le tariffe sono aumentate anche nel caso di Amazon; l’abbonamento prime mensile infatti è salito da 3,99 a 4,99 al mese e il prime annuale da 36 euro a 49,90. Possono sembrare pochi euro di rialzo, ma per famiglie e generalmente consumatori in tato di sofferenza non è poco.

Anche AppleTv+, da sempre particolarmente esosa, si è adeguata al trend, innalzando il prezzo da 4,99 a 6,99. E infine poteva forse mancare Disney+? Il servizio è passato da 8,99 euro al mese a 89,90 all’anno, con un premium fisso a 11,99 al mese. Cifre particolarmente salate, ma è la Disney; non si rimane sorpresi.

Quanto mi costi. I rialzi dei canali streaming

In linea generale il rialzo è stato del 33% a confronto con un anno addietro; ed è lecito ipotizzare che molti rinunceranno, preferendo salvare i propri risparmi per le bollette e il carrello della spesa.

La schermata di Netflix – Passione Tecnologica

Come se non bastasse, anche DAZN ha aumentato il prezzo dell’abbonamento base, passando da 29,99 al mese a 40,99; il plus invece è salito da 39,99 a 55,99. Spotify, a propria volta, si è unito ‘alla festa’, con un rialzo da 9,99 a 10,99. Infine Youtube vorrebbe rialzare nei prossimi mesi i costi dei propri servizi; da 11,99 a 12,99. Non poco, specie in tempi di recessione.

Ma come mai tutti questi aumenti? I canali streaming avevano incassato cifre da capogiro durante gli anni della pandemia Covid; tuttavia le progressive riaperture hanno portato a un calo di profitto che ora si cerca di rintuzzare cogli aumenti; gioca inoltre un ruolo fondamentale l’inflazione ormai galoppante in Europa e USA. In generale le difficoltà dei canali streaming, tra tutti Netflix, sui titoli azionari in Borsa non aiuta.