Intesa Sanpaolo, se ti servono soldi questo è il momento giusto I Un grandissimo assist ai cittadini

Gli incentivi per le rinnovabili – Passione Tecnologica

Intesa Sanpaolo prepara i fondi per coloro che vogliono investire sul ‘verde’; cioè sulle energie rinnovabili e sul fotovoltaico. Scopriamo insieme di che cosa si tratta. 

In arrivo più fondi per le start up, a patto che siano ‘green’. E’ in sintesi il contenuto di una nuova iniziativa dell’attivissima Intesa Sanpaolo. Un aiuto fondamentale per coloro che vogliono aprire una nuova attività, che si lanciano trepidanti alla scoperta di mercati ancora inesplorati, ancora poco battuti. Almeno in Italia, tradizionalmente restia a queste sperimentazioni, cronicamente indietro sul fronte del tech.

Si chiama Up2Stars la nuova edizione del programma volto a valorizzare le start up ad alto tasso di innovazione in tutta Italia. Il programma è frutto di una collaborazione tra Intesa Sanpaolo e Intesa Sanpaolo Innovation Center.

Ma su quali tematiche puntare, a patto di voler incassare i lucrosi fondi posti in palio? Le tematiche riflettono la Transizione energetica, sono pertanto energie rinnovabili (es. fotovoltaico, eolico, ecc ecc) ed efficienza energetica. Una call pertanto molto in linea con l’attualità.

Specificatamente Intesa Sanpaolo cerca imprese che sviluppino soluzioni originali per sfruttare l’energia dalla natura; il pensiero corre al solare, ma non solo. In ambiti meno convenzionali ritroviamo ad esempio il moto delle onde o – perchè no, Islanda docet – l’energia geotermica. L’Italia ha una scarsa autonomina, in termini di produzione energetica; prima dell’invasione russa dell’Ucraina era fortemente dipendente dai gas della Russia e tradizionalmente ha sempre rigettato le alternative possibili, in primis il nucleare.

Su cosa puntare se si vuole aprire una start up: tutti i temi caldi (o green?)

Intesa Sanpaolo ritiene, nello specifico, di poter utilizzare le start up per supportare e/o velocizzare la Transizione energetica, senza limitarsi al ruolo delle imprese tradizionali. Forse proprio l’intrinseca agilità di queste strutture può offrire una marcia in più, un appiglio ulteriore.

I fondi per la Transizione Energetica – Passione Tecnologica

Si pensi, ad esempio, alla difficile sfida della digitalizzazione. Proprio in questo campi micro imprese e start up possono essere molto più rapide, molto più agili delle consorelle medie e grandi, spesso legate a schemi e programmi assolutamente desueti, inadatti a gestire la complessità del presente.

La transizione energetica costituisce una delle sfide più importanti e urgenti per l’Italia” aveva commentato, per l’ANSA, Virginia Borla, la direttrice esecutiva per il business governance della Banca dei Territori Intesa Sanpaolo. Un avvertimento, certo; ma anche un’opportunità di crescita.