Bancomat, se arrivi a questa cifra ritirata sei nei guai: da oggi ti controllano

Bancomat: attenzione a non finire nei guai con il Fisco (web) – www.passionetecnologica.it

Ci sono brutte, anzi, bruttissime notizie per tutti coloro i quali utilizzano sovente e sistematicamente il Bancomat per le loro operazioni.

E quando parliamo di queste ultime, non intendiamo assolutamente soltanto i prelievi di contante presso i vari sportelli Bancomat presenti sul territorio italiano. Parliamo, ovviamente, anche di versamenti, transazioni online o nei negozi fisici, bonifici. Insomma, si intende un po’ tutto quello che si può fare con i Bancomat.

E dovete sapere che tutto ciò può essere di controllo del Fisco. E’ l’Agenzia delle Entrate l’Ente incaricato ad effettuare questa tipologia di controlli. Le carte bancomat, sono sempre più utilizzate per effettuare pagamenti, bonifici, transazioni online ed anche pagamenti elettronici. Questi ultimi si sono diffusi tantissimi dopo l’obbligo del Pos introdotto con una norma dal precedente Governo lo scorso giugno.

Come sappiamo tutti, poi, il 25 giugno 2023 è decaduta anche l’ultima deroga all’obbligo del Pos e, quindi, anche i tabaccai, adesso, hanno l’obbligo di accettare le transazioni elettroniche per qualsiasi cifra. Nel caso di rifiuto, c’è una sanzione di ben 30 euro alla quale va aggiunta la percentuale del 4% sul pagamento elettronico negato.

Detto ciò, però, definiti gli utilizzi del Bancomat, non si può fare altro che ribadire ciò che abbiamo asserito in apertura. Ovvero, i controlli del Fisco sono generalizzati e si può incappare in guai seri se si dovesse superare una soglia specifica che fa innalzare il livello di guardia di chi ha l’obbligo di controllare tutti i movimenti dei cittadini.

Bancomat e Fisco: attenzione a questa cifra, altrimenti si finisce in guai serissimi.

Ebbene sì, sono movimenti ritenuti anomali quelli che fanno scattare l’allarme dell’Agenzia delle Entrate ed i conseguenti controlli serrati sui movimenti. Iniziano, così, gli accertamenti su quei contribuenti che hanno tenuto comportamenti sospetti. Ed ecco che possono iniziare i guai per tutti. Ovviamente, la prima cosa da tenere d’occhio sono le entrate e le uscite.

Bancomat: attenzione a non finire nei guai con il Fisco (web) – www.passionetecnologica.it

Se queste non destano sospetti, non accadrà davvero nulla. Ma, nel caso in cui si doveste spendere una cifra di gran lunga maggiore rispetto a ciò che ci si guadagna, ecco che, allora, iniziano gli accertamenti, burocraticamente lunghi e snervanti per tutti. Attenzione, però, perché anche se il conto corrente e, quindi, il Bancomat non dovesse essere usato per i bisogni primari vale lo stesso principio.

Ovvero, se non fate acquisti, se non pagate affitto o bollette con quei soldi, arriva il sospetto di entrate in nero e, quindi, scattano i controlli. Ma gli accertamenti partiranno di sicuro, nel momento in cui doveste superare la cifra di 1000 euro al giorno o 10000 euro in un solo mese e non importa se attraverso prelievi, pagamenti o versamenti e neanche se dovessero avvenire in un’unica soluzione o meno. Sarete segnalati alla Uif (Unità di informazione finanziaria) perché si pone il rischio di riciclaggio di danaro. Prestate massima attenzione.