Smartphone, non te ne accorgi ma stai rovinando questi organi: proteggilo in questo modo

Usare uno smartphone, fonte pexels

Quanto fa male lo smartphone? Quale nesso sussiste tra cellulari e salute? Proviamo a vedere insieme cosa c’è di vero.

Non è una novità che il cellulare preoccupa, anzi ‘fa paura’. Dalla sua diffusione negli anni Novanta sino ad oggi, nonostante la sua ubiquità (chi oggigiorno non ha un Cell?), continua a esserci una fortissima preoccupazione sul nesso tra cellulare e salute. Non usarlo troppo, spegnilo nelle ore notturne, usa il vivavoce… Non potendo vietarne l’utilizzo, i matusalemme e i luddisti ripiegano su generiche asserzioni, consigli dispensati senza scientificità. Ma qual è il reale nesso tra salute e cellulari?

Ebbene, dopo fior fiore di studi, non sembrano esserci evidenze di danni alla salute derivanti da un uso continuo del cellulare. Non avrà che di rischi tumori, sarcomi o cancro che dir si voglia. I nessi sono stati cercati più e più volte, senza risparmiare energie; però senza mai approdare a nulla.

Uno dei giganteschi problemi in questo campo deriva dall’impossibilità di avere un reale gruppo di controllo. Se negli anni Ottanta e Novanta esistevano vaste fasce della popolazione prive di cellulare, oggigiorno nel ricco occidente ciò è pressoché impossibile. Quindi come poter fare un esperimento corretto e confrontare gli effetti di chi dispone il cellulare con quelli che non lo possiedono? Realisticamente non si può.

Un altro problema non da poco deriva dalla diversità di modelli; molte ricerche sono state fatte alla fine degli anni Novanta o ai primi del duemila; e tra un vecchio Nokia e un iPhone di ultima generazione corre la stessa differenza tra un carro coi cavalli e una Tesla.

Il reale rischio con lo smartphone: attenzione agli occhi

Nonostante piaccia infatti, a larghe fasce tecnofobe della popolazione, pensare che i modelli più pericolosi siano gli smartphone degli ultimi anni (il ‘nuovo’ infatti è sempre cattivo, il ‘vecchio’ invece è buono), la verità è un’altra. I cellulari più pericolosi sono invece quelli vecchi, perché mal costruiti e poco schermati.

L’uso di un cellulare, fonte pexels

Il reale rischio consiste infatti nell’indebolire gli occhi; sottoposti a un lavoro continuo, giorno e notte, si indeboliscono tantissimo. Secondo un recente studio le persone trascorrono addirittura 3 ore e 43 minuti del proprio tempo davanti a uno schermo, gli occhi sempre più deboli, sempre più miopi e astigmatici. Occorrerebbe allora fare delle pause, limitare il contatto visivo.

Il rischio è di contrarre la sindrome dell’occhio secco, caratteristica di questi ‘abusi’ tecnologici; ne sono affetti davvero tanti giovani che pure, alla loro età, appare naturale immaginare scattanti e con la vista acuta.