“Hanno trovato l’acqua”: finalmente abbiamo la certezza nell’universo

Un asteroide fluttuante nello spazio, fonte pixabay

La sospirata ricerca di un pianeta con l’acqua, la famosa ‘fonte della vita’, è giunta forse al termine? Scopriamolo insieme.

È avvenuta, ad opera dell’agenzia spaziale giapponese, un’importante scoperta ad opera della sonda Hayabusa-2. Questa, con una difficile operazione nello spazio, ha recuperato dei granelli dall’asteroide Ryugu. I granelli hanno rivelato una componente inaspettata, ovvero una goccia d’acqua. Ma andiamo. con ordine.

La Hayabusa-2, lanciata nel 2014, era tornata indietro sulla Terra due anni fa. La difficilissima estrazione era avvenuta a 300 milioni di chilometri dalla Terra. Una vera impresa, un piccolo viaggio nello spazio profondo. D’altronde il nome stesso dell’asteroide, classificato come ‘potenzialmente pericoloso’ per la Terra, deriva da un’antica leggenda giapponese e venne conferito nell’occasione della missione giapponese.

I granelli sono stati poi analizzati da un team internazionale composto da 150 ricercatori, di cui 30 provenienti da Gran Bretagna, Usa, Cina, Francia e Italia. La maggior parte però giocava in casa, era nipponica.

Il leader del team, lo scienziato Tomoki Nakamura della Tohoku Università, ha lungamente spiegato alla stampa l’importanza della scoperta. Si tratta infatti di una prova fondamentale a favore della teoria che la vita sia nata sulla Terra a seguito dell’arrivo di un meteorite contenente acqua e/o materia organica.

La vita sulla Terra, la verità in un meteorite

“Questa piccola goccia d’acqua ha un grande significato” ha spiegato lo scienziato del Sol Levante. “Molti ricercatori hanno creduto che l’acqua sia stata portata dallo spazio esterno, ma solo ora in realtà abbiamo trovato per la prima volta l’acqua, proprio in un asteroide vicino alla Terra”. Naturalmente l’asteroide a cui si riferisce è Ryugu.  

Una foto autentica dell’asteroide Ryugu, fonte Wikipedia

Ma che cosa c’era all’interno dei granelli? Si trattava di acqua gassata, sale e materia organica; tutte componenti fondamentali della vita come la conosciamo. Secondo Nakamura la vita potrebbe essersi originata sulla Terra a seguito di ‘scontri’ tra asteroidi nello spazio, poi caduti sulla Terra. In particolare si ritiene che gli aminoacidi possano essersi formati proprio tramite gli asteroidi, costituirebbero uno degli elementi ‘spaziali’.

Per chi volesse approfondire, il paper scientifico è disponibile sulla rivista Science. Si tratta infatti di uno studio scientifico, ben lontano dalle fantasie della sci-fi o dai balbettii inintelligibili di ufologi e complottisti. Vengono delineate le fasi del recupero dei granelli e le conseguenze dell’analisi scientifica svolta, con una notevole mole di dati tutt’oggi fonte di dibattito.