Acqua inquinata, ecco perchè: non te ne accorgi ma la sta devastando

L’uso della crema solare, fonte pexels

Una delle fonti di inquinamento, da parte dell’uomo, nei confronti del mare non è ancora stata considerata con sufficiente attenzione. Scopriamo insieme di che cosa si tratta. 

Una delle avvertenze più diffuse, a proposito del turismo balneare, consiste nell’utilizzo della crema solare; un elemento indispensabile per la protezione della pelle dai raggi del sole, specie ultravioletti. Al di là delle ustioni caratteristiche di chi rimane troppo al sole e fonte di notevoli dolori, la crema solare è indispensabile per la protezione dai raggi ultravioletti. Nonostante i tanti bagnanti che preferiscano non metterla o disprezzano le creme eccessivamente protettive, con il cancro alla pelle non si scherza. E non è un caso che casi di questo genere siano particolarmente frequenti nelle province baciate dal sole, dove la popolazione ha la malsana abitudine della ‘tintarella’ bene oltre i salutari limiti.

Tuttavia anche le creme solari hanno i propri problemi, i propri difetti. Un nuovo studio scientifico, pubblicato dall’American Chemical Society, ha lanciato in tal senso l’allarme; le creme solari, si è scoperto, sono altamente inquinanti. Sembra che, ogni anno, 14mila tonnellate di filtri solari finiscono nel mare, ‘impattando’ pesantemente la flora e fauna delle coste.

Tra le conseguenze drammatiche figurano lo sbiancamento dei coralli e, in generale, la desertificazione d’intere aree, niente più che brulle desolazioni sottomarine, senza né peschi, né alghe. In particolare i filtri solari abbassano drasticamente la fertilità di tante specie marine.

Vi sono poi i residui in mare, i quali non solo circolano, trasportati dalle maree, ma se in quantità sufficienti possono posizionarsi sulle coste della Tunisia, producendo forti livelli di inquinamento.

Perchè le creme solari sono così inquinanti, la sorprendente causa

Le creme solari generalmente contengono filtri UV dannosi per l’ambiente; in particolare è presente il PEG (polietilenglicole) e l’ETDA (acido etilendiamminotetraacetico). Sono entrambe sostanze dannose per l’ambiente, decisamente tossiche per l’ambiente marino.

Proteggere la pelle dal sole, fonte pexels

Sarebbe in effetti il caso che si legga con attenzione gli ingredienti delle creme, onde comprendere quali siano dannose per l’ambiente naturale e quali invece non rappresentino un rischio. Purtroppo la sensibilità sul tema è assai scarsa.

Nel caso delle creme solari capaci di assorbire i raggi UV, questi contengono ossido di zinco e biossido di titanio; sono creme costruite onde impedire ai raggi di penetrare nella pelle. Non sono l’unica tipologia, ma di certo la più diffusa.