Digitale terrestre, arriva la data: da questo giorno saluti il tuo televisore

Uno televisione senza ricezione, fonte pexels

A breve dovrebbe avvenire lo Switch-off, un passaggio importante per le televisioni italiane concernente il sistema di codifica. Vediamo insieme quando (e se) succederà.  

Correva il 21 dicembre 2022 quando c’è stato il passaggio, nell’ambito della televisione, dal sistema di codifica MPEG2 del digitale terrestre a favore del MPEG4 AVC. Un cambiamento che sarà passato inosservato per molti, ma del quale avranno risentito molti vecchi televisori. La questione è tecnica e complessa, ma proveremo a semplificarla.

Sostanzialmente da tempo, negli ambienti televisivi, si discute sul passaggio fondamentale a favore dello switch-off del DVB-T, a favore del DVB-T2. Il nuovo standard però è lontano dall’essere applicato nella sua interezza, anzi la sua piena applicazione continua a essere rinviata. La deadline doveva essere il 21 giugno 2022, poi siamo passati al 20 giugno 2022 e infine… siamo nel 2023 e ora il DVB-T2 non è ancora operativo.

Ma perché si dovrebbe passare a questo nuovo ‘canone’? Sostanzialmente serve più spazio per le frequenze a 700 MHz (Megahertz) che dal 2022 servono per l’uso dei nostri cellulari col famigerato 5G. Si tratta della rete di nuova generazione che occorre, si deve usarla; è inevitabile. Però ciò comporta problemi rilevanti per la vecchia televisione.

Inoltre, col passaggio al nuovo parametro, sarà possibile migliorare la qualità del digitale terrestre. Ormai molti dei più recenti televisori hanno la modalità 4k incorporata e le vecchie trasmissioni italiane appaiono tragicamente sorpassate, ridotte in condizioni davvero patetiche.

Quando ci sarà lo switch-off verso il DVB-T2?

Naturalmente la questione è complicata dalle croniche carenze dell’infrastruttura digitale del paese; in molti luoghi d’Italia la potenza del segnale è così bassa, così tenue che Rai e Mediaset conservano la versione in definizione standard quella vecchia di decenni, la SD, abbandonando un HD anch’esso poi non così ‘alto’ come definizione.

Una tv moderna, fonte pexels

I canali della RAI sono un perfetto esempio di questa ‘deficienza’; RAI 1 e RAI 2 sono ancora disponibili in qualità ‘low’. Un altro esempio? RAI 4. La situazione cambierà a breve, probabilmente nel giro di qualche mese, a seconda che le aree montane e le isole rimangano così difficili da sintonizzare sui canali.

Quindi, quando avverrà il favoleggiato cambiamento? In teoria era dal 1 gennaio 2023, ma essendo ormai ad estate inoltrata, è lecito ipotizzare che si aspetterà quantomeno sino all’anno venturo, il 2024. C’è anche il problema del televisori non compatibili e di come molti vecchi modelli vengano utilizzati proprio dai fruitori più accaniti della tv, ovvero gli over 60. Uno switch-off che la televisione italiana dovrà gestire con attenzione, onde evitare di perdere una parte importante della sua clientela.