“Questo pianeta cambierà la storia”: È stato scoperto proprio così | È unico

Un esempio di pianeta, fonte pexels

Pianeta Halla, la sua stessa esistenza è un mistero. Scopriamo insieme perchè questo pianeta affascina ( e fa disperare) gli astronomi di tutto il mondo. 

Esistono ancora innumerevoli misteri nella galassia: stelle da scoprire, pianeti da analizzare, buchi neri da risolvere. Tra i tanti misteri che la scienza si adopera per comprendere, figura ai primi posti il bizzarro pianeta Halla. Si tratta infatti di un pianeta che, secondo gli astronomi, non avrebbe dovuto esistere.

Il pianeta in questione venne scoperto nel 2015, quando un gruppo di ricercatori della Corea del Sud analizzò un corpo celeste presso la stella 8 Ursae Minoris. Il pianeta venne presto rinominato Halla, dal nome della più alta montagna coreana. Il pianeta è distante circa 520 anni luce della Terra, inserito a propria volta nella costellazione dell’orsa Minore. La stella è stata a sua volta rinomianta, seguendo sempre la terminologia coreana, afferente alla tradizione mitologica del paese, Baekdu.

Il pianeta ha un’orbita circolare, di 93 giorni di durata, ed è distante 0,46 unità astronomiche dalla stella 8 Ursae Minoris. Pertanto è molto vicino; molto più della Terra al Sole, ad esempio. La composizione di Halla è gassosa, simile al ‘nostro’ Giove.

L’elemento strano, se vogliamo misterioso, è però un altro. La vicinanza infatti di Halla è inferiore alle dimensioni della stella quando era, a suo tempo, una gigante rossa. La stella, nella sua fase di espansione, avrebbe dovuto pertanto ‘inghiottire’ e distruggere Halla; eppure il pianeta è ancora lì, intonso e niente affatto piccolo. Cos’è successo?

La (strana) sopravvivenza di Halla: tutte le spiegazioni

Uno studio di Nature ha avanzato un’affascinante ipotesi, secondo cui originariamente il sistema solare di Halla era binario, presentando due stelle. I sue soli si sarebbero fusi insieme, salvando Halla dall’essere parte della gigante rossa.

Un esempio di pianeta del sistema solare, fonte pexels

L’ipotesi pertanto prevede che vi fosse una seconda stella, attorno a cui orbitava Halla quando la stella primaria divenne una gigante rossa, si limitò ad assorbire la stella minore, senza danneggiare il corpo celeste affianco. Una circostanza fortunata; e forse proprio per questo lo studio non ha convinto appieno la scena astronomica internazionale.

C’è un’altra ipotesi, molto più semplice: potrebbe anche essere che Halla sia nata da una nube di gas e polveri stellari in una fase successiva, andando pertanto a costituire un cosiddetto pianeta di seconda generazione. Sarebbe in tal senso un pianeta giovane, niente più che un ‘ragazzino’ tra i grandi corpi celesti.