Canone Rai, ecco le nuove esenzioni: fai subito la richiesta | Una svolta

Un esempio di televisione, fonte pexels

Il canone RAI continuerà ad affliggere le famiglie italiane nel 2023 o vi sarà uno spiraglio per un’esenzione piena e totale? Lo scenario rimane incerto, tutto è possibile.  

Addio al canone RAI? Meglio non fornire facili illusioni, fingere aspettative che non esistono per la tassa ‘più odiata d’Italia’ (cit). Però forse si apre qualche spiraglio, è lecito sperare di poter dire addio a una delle tasse più evase e unilateralmente mal sopportate dagli italiani.

Nel 2022 l’Unione Europea aveva infatti affermato che il canone RAI non poteva essere presente nella bolletta dell’energia, era una misura illegale, aveva deciso l’UE. Una decisione della quale il governo italiano non deve ancora dato attuazione, considerando come la prima rata del canone RAI 2023 era già comparsa con la bolletta di gennaio.

Quale sarà allora il futuro del canone RAI nel 2023? Ricordiamo che era stato il governo Renzi a inserire il canone all’interno della bolletta dell’energia elettrica; una misura poi rimasta per il mese di gennaio, pertanto ingigantito a dismisura.

Le prime ipotesi vertevano sulla possibilità di pagare il canone RAI nella dichiarazione dei redditi (e dunque nel 730), oppure nel bollettino unico dei pagamenti. E invece, la sgradevole sorpresa: il canone RAI era presente nella bolletta elettrica di gennaio. Attualmente il canone verrà pagato con una fatturazione mensile di 9 euro al mese o in alternativa 18 per chi predilige la fatturazione bimestrale. Insomma, 90 euro tondi che appesantiscono le spese di tante famiglie in difficoltà.

L’esenzione dal canone RAI; alcuni esempi

Come non dover pagare l’iniqua tassa? Se si è over 75 e il proprio reddito non supera gli 8mila euro, è possibile chiedere l’esonero dalla tassa. Il reddito può anche essere cumulabile col coniuge, ma non deve superare la fatidica soglia.

Guardare la RAI, fonte pexels

In alternativa è possibile certificare di non possedere un televisore. Si tratta per di una procedura complicata da seguire, volutamente ricca di bizantinismi. Non si deve avere, in estrema sintesi, nessun apparecchio in grado di trasmettere i canali televisivi.  La richiesta di esenzione va inoltre ripetuta ogni tot, non basta farla un’unica volta.

Come fare per essere esonerati, in caso di anzianità? E’ possibile scaricare l’autocertificazione dal sito dell’Agenzia delle Entrate, compilarla e inviarla via PEC o posta.
E’ doveroso infine ricordare che il canone RAI va calcolato per singolo nucleo famigliare e non per i singoli appartenenti alla famiglia. Un dato da ricordare e considerare con attenzione.