Elettrodomestici vampiri, succhiano i soldi e non te ne accorgi: ecco i peggiori

Elettrodomestici in cucina, fonte pexels

Tutti gli elettrodomestici, va da sé, consumano energia. Eppure ve ne sono alcuni particolarmente insidiosi, da tenere sotto traccia. Scopriamoli insieme. 

Quali sono gli elettrodomestici più inquinanti nella propria casa? E quali sono invece quelli che, nonostante tutto, hanno consumi quasi inintelligibili, ai limiti del microscopico? Vi sono tante opzioni da considerare quando si vuole evitare il caro energia che attanaglia un po’ tutti in questi anni; si cerca, in un modo o nell’altro, di ‘tagliare’ su bollette sempre più esose, sempre più pesanti.

Il primo elettrodomestico che consuma molto più di quanto molti immaginano è il condizionatore. E’ stato stimato, da molteplici compagnie energetiche e associazioni di consumatori, come il condizionatore consumi 450 kWh all’anno, con una produzione per nucleo famigliare di 143 kg di CO2 all’anno.
Segue il phon che, se utilizzato ogni giorno, consuma 2000 kWH. Numeri da capogiro, specie se la persona ama anche fare frequenti e abbondanti docce, aumentando pertanto anche il consumo dell’acqua. Di bolletta in bolletta.

Il frigorifero, come sappiamo, è sempre acceso; pertanto da solo consuma il 25% delle necessità energetiche della famiglia, de facto gonfiando la bolletta. E, nel suo caso, al di là di comprare un modello efficiente, non c’è davvero molto che si possa fare per risparmiare.

La lavastoviglie è energivora, ma permette di risparmiare sull’acqua; pertanto i due consumi si equilibrano, conviene certo più che lavare tutto a mano. Discorso simile, se non identico, per la lavatrice; anche qui moltissimo dipende dai cicli di lavaggio, dalla temperatura utilizzata, dalla stessa classe energetica.

Come risparmiare sul caro energia? I colpevoli insospettabili

E infine vi sono gli apparecchi elettronici; televisione, computer, caricabatterie, microonde e forno elettrico. Fermo restando che la classe energetica rimane una componente fondamentale.

Un esempio di presa elettrica, fonte pexels

Come risparmiare dunque? Occorre considerare che, anche quando un elettrodomestico è spento, potrebbe continuare a consumare; è il caso degli apparecchi connessi alla rete o che mantengono accesi elementi come i display e i contatori. Il microonde e il computer sono classici esempi di questi piccoli, ma frequentissimi sprechi. In linea generale utilizzare la modalità ECO è la strada da seguire; ad esempio nel caso del condizionatore e della lavatrice. La lavastoviglie non dovrebbe utilizzare poi l’aria calda, a meno che non sia realmente necessario.

E cosa dire del ferro da stiro? Anch’esso consuma più di quanto uno penserebbe, specie se continuamente connesso alla rete. Meglio privilegiare in tal senso lunghe sessioni di stiratura, invece che accenderlo e chiuderlo a brevi intervalli.