Uccelli imbalsamati usati come droni: la rivoluzione pazzesca

E’ un’aquila o un drone? Il dubbio è lecito. Fonte pexels

Un nuovo modello di drone sta facendo discutere, stupendo esperti e militari. Una tipologia di drone inedita, moralmente discutibile.  

Tutti conoscono i droni, sono uno dei protagonisti assoluti del nuovo millennio; all’interno dell’industria 4.0, dopo il Metaverso, le cryptomonete, la blockchain, le stampanti 3D e ora l’intelligenza artificiale, i droni la fanno da padrone. Hanno rivoluzionato la vita privata, quale hobby; ma sono anche risultati fondamentali nei nuovi conflitti, de facto rendendo il carro armato un mezzo lento, obsoleto e inutile, come attesta la guerra Ucraina-Russia.  Ma ora un nuovo modello si affaccia all’orizzonte, un esempio di efficienza e nel contempo di mimetismo inedito, afferente al mondo animale.

Gli scienziati stanno utilizzando uccelli impagliati per spiare dall’alto dei cieli eventuali ‘prede’ umane. Sembra fantascienza o un macabro scherzo, ma è pura realtà; si tratta di droni, controllati a distanza come piccoli velivoli, utilizzati per ‘tracciare’ o animali selvatici o esseri umani.

Una nuova era per la sorveglianza, pertanto; un modo, alquanto originale, per mascherare la presenza di un drone in una zona difficile e/o delicata. Invece di costruire un uccello artificiale, ci si limita a usarne uno impagliato, svuotato di tutto e ricostruito dall’interno come una macchina. Bio ingegneria al suo meglio.

“Alcune volte guarda della natura ci fornisce la migliore risposta per lo sviluppo e l’ottimizzazione di diversi sistemi tecnologici” ha osservato il dott. Mostafa Hassanalian, un professore associato di ingegneria meccanica a New Mexico Tech.

Tutti gli utilizzi dei nuovi uccelli imbalsamati, i droni del futuro

Non si deve necessariamente immaginare un utilizzo militaresco o afferente alle forze dell’ordine; secondo gli esperti potrebbero essere molto utili per individuare i cacciatori di frodo e il fenomeno della deforestazione. Non è chiaro però come simili droni, così simili agli uccelli reali, potrebbero essere approcciati dalla fauna selvatica.

Un esempio di drone, fonte pexels

In linea generale i droni ‘normali’ spaventano molto gli animali e causano, per le specie più rare e fragili, un aumento dei battiti del cuore certamente poco positivo, foriero di danni all’organismo. Sotto il profilo militare non è invece difficile immaginare quali vantaggi fornirebbe all’esercito avere droni ‘camuffati’, invisibili all’occhio umano, ma egualmente capaci di sorvegliare & punire.

“La natura ha sempre una soluzione efficace per molti compiti complessi nei sistemi tecnologici odierni. Come il rifornimento energetico, il movimento, i sensi, le tenciche di spostamento” ha commentato entusiasta Hassanalian.