Instagram, la svolta hot a sorpresa: potrete vedere quello che volete

Instagram Meta - passionetecnologica.it
Instagram Meta – passionetecnologica.it

Sul famosissimo social network esistono regole stringenti sulle immagini di corpi nudi, ma in questi anni le diverse proteste non si sono fermate.

I social che rientrano nella società di Meta, Facebook e in particolar modo Instagram, da decenni sono provvisti di rigidissime policy che non ammettono la visione di capezzoli e nudità degli adulti in genere.

Si tratta di un meccanismo automatico, che rintraccia la nudità, laddove vedesse un corpo esposto e ancor peggio se sono visibili dei capezzoli. Tuttavia, una volta intercettata la foto potenzialmente inadeguata, il contenuto viene rimosso, o nella migliore delle ipotesi oscurato, rendendolo meno visibile agli utenti della piattaforma.

Uno scopo nobile per contrastare la pornografia, se non fosse che il sistema in questione appare non proprio perfetto, anzi, alquanto sessista. La questione è aperta da ormai diversi anni, ma secondo alcune scoperte, l’algoritmo censurerebbe le foto di corpi esclusivamente femminili, o con componenti (come per esempio un reggiseno), che riconducono al corpo di una donna.

Tralasciando che questo meccanismo risulti davvero maschilista, il problema sta anche nel fatto che vieta la libertà di espressione di molti utenti, che magari stanno pubblicando contenuti tuttaltro che erotici. Alla luce di ciò, una recente battaglia, oltre a sottolineare la questione, sembra essere stata l’inizio di un vero e proprio cambiamento; ma vediamo di cosa si tratta.

La svolta sulla policy di Meta

Revisione sulla policy delle immagini di nudo di Meta - passionetecnologica.it
Revisione sulla policy delle immagini di nudo di Meta – passionetecnologica.it

Per certi aspetti può sembrare una rivoluzione ‘hot’, visto che certi cambiamenti permetterebbero una maggiore elasticità anche per i contenuti provocanti sulla piattaforma, ma in realtà le proteste social più rilevanti di questi anni arrivano dal movimento ‘Free the Nipple’ e delle mamme che allattano ‘Lactivist’. A fronte di ciò, l’Oversight Board, il consiglio di sorveglianza indipendente di Meta, ha chiesto una revisione delle regole che vietano le immagini a petto nudo delle donne.

Secondo loro infatti bisogna “definire criteri chiari, oggettivi e rispettosi dei diritti”. Un provvedimento atteso da un decennio, che sembra solamente adesso prendere vita. La causa scatenante di questo cambiamento sembrerebbe arrivare dopo la censura di un post proveniente da un account gestito da una coppia trasgender, che aveva lo scopo di raccogliere fondi per un intervento chirurgico. I contenuti in questione mostravano foto del petto nudo di una persona, con tanto di capezzoli coperti, informazioni in merito alle operazioni al seno e link per raccolta fondi.

I contenuti tuttavia, sono stati rimossi dopo le segnalazioni degli utenti e ripristinati dopo un ricorso da parte della coppia. Da qui la riflessione decisiva da parte degli esperti dell’Oversight Board, su criteri di censure “poco chiare quando si tratta di utenti intersessuali, non binari e transgender” e l’invito a cambiarle in modo che “siano governate da criteri chiari che rispettino gli standard internazionali sui diritti umani”.