Conti correnti, queste banche stanno alzando i costi di gestione I Controlla se sei tra gli sfortunati

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Conto corrente – Passionetecnologica

Come tutte le cose, anche le banche stanno apportando diversi mutamenti e modifiche alle loro politiche interne.

Pensiamo ad esempio ai sistemi di pagamento, che hanno subito delle graduali modifiche nel corso del tempo. Se infatti fino a pochi anni fa facevamo un uso massiccio del denaro in contanti, ad oggi la situazione non è esattamente così, e si è gradualmente virati verso i sistemi di pagamento elettronici, garantiti rispettivamente dalle carte di credito e di debito, collegate con i relativi conti correnti.

La digitalizzazione ha poi portato alla diffusione e successivo uso dell’home banking, che permette di gestire comodamente e in maniera semplice da casa le proprie finanze, oltre che effettuare estratti conti, inviare bonifici e quant’altro. Purtroppo per molti correntisti sono in arrivo delle notizie non proprio positive: scopriamo insieme di cosa si tratta nello specifico.

A scoprire uno dei recenti trend è stato il celebre quotidiano economico Il Sole 24 ore, il quale avrebbe analizzato tutte le modifiche contrattuali dei principali enti bancari italiani. Se inizialmente sono state notate alcune riduzioni a causa dell’aumento dei tassi, questi si sono affiancati contemporaneamente e di pari passo a degli oneri relativi alla tenuta del conto.

In poche parole, il costo di gestione di alcuni conti correnti è notevolmente aumentato nel tempo, e a prenderne le conseguenze sono i relativi correntisti. Si tratterebbe nella fattispecie, in base a quanto osservato dallo stesso quotidiano Il Sole 24 Ore, di modifiche unilaterali a livello dei contratti bancari, che hanno influito negativamente in merito ai costi di gestione degli stessi conti.

La situazione in Italia

Tra le banche che hanno fortunatamente ridotto i costi di gestione nel tempo troviamo per prima Banca Sella: in particolare non viene più considerata la commissione per la giacenza media, anche se è un provvedimento che va ad interessare solo e unicamente le imprese.

Oltre a questa troviamo poi BNL, che (anche in questo caso per il settore imprenditoriale) ha attuato delle considerevoli riduzioni nei costi di gestione del conto corrente: questi sono stati sfortunatamente bilanciati dall’aumento dei costi dovuto alla recente inflazione che ha interessato il continente europeo. Lo stesso possiamo dire poi per Banco di Desio, che ha deciso di eliminare la Excess Liquidity Fee.

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Conto corrente – Passionetecnologica

Non ci resta a questo punto che vedere come evolverà la situazione e i relativi costi di gestione dei conti correnti, con aggiornamenti che siamo certi non tarderanno ad arrivare dalle banche interessate nel corso delle prossime settimane o mesi a venire.