Gli alieni stanno provando a farlo: arriva il segnale pazzesco

Un telescopio in ascolto, fonte pixabay

Gli alieni provano a contattarci con segnali radio? Per gli ufologi è una certezza, per gli scienziati la situazione è alquanto diversa. Scopriamo insieme cosa c’è di vero. 

Telescopi e alieni, un’accoppiata tanto classica, quanto stereotipata. Orecchi elettronici in ascolto di misteriosi messaggi dallo spazio profondo; avvertimenti, grida di aiuto, tentativi di contatto di lontanissime civiltà aliene. Eppure c’è qualcosa di vero in tutto ciò, un granello di verità in quest’immagine. A volte i messaggi dallo spazio sono davvero alieni, davvero misteriosi.

Tra tutti i fenomeni astronomici più misteriosi, i lampi radio veloci (meglio noti come FRBs o fast radio bursts) si qualificano senza dubbio in primo piano; si tratta di brevissimi lampi di luce che appaiono temporaneamente e a caso dallo spazio.

Potrebbero avere come origine i buchi neri, le stelle a neutroni o persino gli alieni; in ogni caso possono variare da pochi millisecondi ad alcuni secondi di durata, prima che svaniscano senza lasciare una singola traccia. Attualmente questi lampi radio veloci vengono rilevati con telescopi presenti sulla Terra; uno dei più potenti è quello di Westerbork, recentemente potenziato con un supercomputer apposito, lo Apertif Radio Transient System (ARTS). Westerbork a sua volta è posizionato su un sito a propria volta affascinante; un ex campo di concentramento nazista della Seconda Guerra Mondiale.

Nuove (e misteriose) forme di FRBs si sono originate presso Westerbork Synthesis Radio Telescope, in Olanda. In particolare tre di questi lampi radio provenivano dallo spazio profondo e avevano penetrato anche la vicina Galassia Triangulum, una galassia spirale lontana 2,73 milioni di anni luce.

I nuovi lampi radio, tutti i dettagli su questo fenomeno ‘alieno’

Ma che cosa hanno di nuovo, questi lampi radio veloci? Secondo una ricerca del 2019, questi FRBs vengono prodotti da un qualche meccanismo (non per forza artificiale, può anche essere naturale) che emette emissioni energetiche uniche nel suo genere.

Un telescopio nella notte, fonte pexels

Questi lampi non possono essere visti fisicamente dall’occhio umano, ma sono presenti nel cielo; da decenni però perplimono assai gli scienziati che ‘faticano’ a collocarli correttamente. Una delle ipotesi più accreditate afferma che vengono emessi dalle stelle a neutroni, cioè dal nucleo collassato di stelle che sono in fin di vita, la cui massa è ormai ridotta alle dimensioni di una nostra capitale o di una piccola regione geografica.

Secondo però altre ipotesi, ad esempio nel 2017 lo ha affermato il Centro per l’Astrofisica di Harvard-Smithsonian, i segnali proverrebbero da trasmettitori alieni provenienti dallo spazio profondo. Si tratta di lampi estremamente potenti, perché li riceviamo a 4 bilioni di anni luce di distanza, pertanto l’origine rimane bizzarra e, per quanto molti sorridano e scuotano la testa, anche gli alieni potrebbero essere una risposta valida alla loro origine.