Whatsapp, ti ascolta la notte: l’hanno scoperto così

whatsapp 1 salvatorearanzulla
WhatsApp – Passionetecnologica

Possiamo dirlo senza la paura di essere smentiti: gli smartphone hanno senz’ombra di dubbio cambiato in maniera sostanziale e significativa le nostre vite.

Tanti sono indubbiamente gli aspetti positivi di questa “nuova” classe di dispositivi che si è fatta strada da una decina di anni a questa parte sul mercato mondiale: basti pensare ad esempio all’introduzione delle famose app (o applicazioni), che hanno permesso agli utenti di tutto il mondo di svolgere le più disparate azioni, dal ritocco delle foto fino ad arrivare all’orientamento in strada, quando si tratta di navigare da un punto all’altro.

Un’altra tipologia di app molto importanti sono poi le app di messaggistica istantanea, capitanate in questo caso rispettivamente da WhatsApp e Telegram. WhatsApp è senz’ombra di dubbio stato il precursore di questo momento, facendo della gratuità (dopo un breve periodo in cui era a pagamento) il suo punto di forza, e consentendo a milioni e milioni di utenti di tutto il mondo di messaggiare in maniera istantanea e rapida senza alcun tipo di problema.

Così facendo, essa è riuscita a sostituire quelli che erano i mezzi ormai antiquati usati a quel tempo, rappresentati rispettivamente dagli SMS per i messaggi testuali, e dagli MMS per quanto riguarda i messaggi multimediali, che comprendevano foto e video.

Lo stesso dicasi per Telegram, che ha fatto proprio del suo particolare e affinato sistema di crittografia avanzata il suo punto di forza, riuscendo anche in questo caso a raggiungere milioni e milioni di utenti nel giro di pochissimi anni, e aggiungendo pian piano funzionalità e caratteristiche inedite che sono state in grado di fare un’agguerrita concorrenza nei confronti del diretto rivale, WhatsApp.

Questione di privacy

Oggi in particolare ci concentreremo su WhatsApp, dal momento che recentemente sarebbe trapelata una sua caratteristica alquanto insolita: scopriamo insieme di cosa si tratta. Sembrerebbe infatti che WhatsApp ci spii di notte, in base a quanto riferito recentemente da un ingegnere di Twitter, andando a costituire una vera e propria violazione di privacy.

Stando a quanto dichiarato dall’ingegnere Foad Dabiri, infatti, WhatsApp avrebbe avuto accesso al microfono del proprio smartphone durante le ore notturne, grazie a quanto scovato dal sistema Privacy Dashboard di Google.

whatsapp 2 leggo
Uso del microfono da WhatsApp – Passionetecnologica

Ricordiamo infatti che WhatsApp viene attualmente utilizzata da ben 2 miliardi di persone in tutto il mondo, e questo potrebbe essere un problema davvero significativo. Non ci resta dunque che attendere eventuali dichiarazioni da parte di Meta, che siamo certi non tarderanno a venire nel corso delle prossime settimane.