Scoperta enorme in Egitto: le tombe antiche sono proprio le loro

Un antico tempio in Egitto, fonte Pexels

Non cessano le scoperte archeologiche in Egitto: una scoperta segue alla successiva, rivoluzionando quanto conoscevamo dei Faraoni. 

Egitto, terra di piramidi e faraoni. Quando si scrive di tombe opulente e ingegnosi trabocchetti il pensiero corre sempre alla terra dei Faraoni e del Cairo, vecchia landa di mummie e maledizioni.

Proprio in Egitto in realtà c’è una fase poco conosciuta che corrisponde all’età bizantina quando l’Egitto, dopo essere entrato nell’orbita dell’impero romano, si avvia anch’esso verso un’inarrestabile decadenza. Proprio con riferimento a questo periodo storico poco conosciuto gli archeologi hanno scoperto nella città di Al-Qusia, nel governatorato di Assiut, alcune rimanenze affascinanti, tombe mai scoperte prima d’ora.

Inizialmente sono state scoperte alcune reliquie risalenti all’età greco-romana; un elemento che attesta come la zona fosse un importante crocevia commerciale.

Successivamente sono state scoperte alcune rimanenze di antichi edifici: stanze da letto, un magazzino, i resti di un camino e un cortile. Scavando ulteriormente sono stati scoperti alcuni sarcofagi di legno con arredi e alcune ossa umane; tutte purtroppo in pessimo stato di conservazione. Una rapida datazione ha permesso un’approssimativa collocazione nell’Antico e Medio regno.

Le mura titaniche e quella lingua misteriosa: una scoperta incredibile

Ma le scoperte archeologiche non erano ancora cessate; scavando ancora e ancora è stato rivenuto un pendio di grandi dimensioni; questo risale fino a un muro le cui dimensioni appaiono davvero gigantesche; probabilmente era il lato a nord di una muraglia, un importante elemento difensivo utile a incanalare mercanti e viaggiatori verso la dogana, dove venivano riscosse le tasse e i dazi necessari. Non si tratta di una scoperta nuova – se ne scriveva già nel 2017 – ma solo ora le piene dimensioni del complesso appaiono alla vista in tutta la loro magnificenza.

La terra delle piramidi, fonte Pexels

Nella stessa zona gli edifici recavano anche sulle pareti tracce di un’antica lingua, quella copta. Si tratta, dopo lunghe ricerche, di suppliche religiose; un dato poco sorprendente considerando come la zona avesse numerose tombe, segnale della presenza di un cimitero egizio. Si rimane però all’ignoto di cosa esattamente raccontano le singole preghiere egizie, gli stessi ricercatori vi stanno lavorando alacremente.

La supplica religiosa annoverava anche, immediatamente vicino, delle mensole di fango e fieno essiccato; una sorta di libreria dove le preghiere in questione venivano riposte. Una libreria ante litteram, i cui papiri sono però largamente scomparsi. Chissà quali altri misteri nascondono tutt’oggi le sabbie egiziane.