Gatto, arriva il rischio d’estinzione: ecco perchè

Un esempio di gatto selvatico scozzese, fonte Pixabay

Il gatto potrebbe presto estinguersi; e la causa non è il climate change. Scopriamo insieme di quale specie stiamo discutendo. 

I canini appuntiti, le orecchie a triangolo, il familiare miagolio: tutto questo potrebbe, un giorno lontano, scomparire, estinguersi. Ci stiamo naturalmente riferendo al secondo miglior amico dell’uomo, ovvero il gatto. Il felino è vivo & vegeto nelle nostre case e nella natura selvaggia; e certo non sembra essere una specie in pericolo, persino in quest’epoca tumultuosa caratterizzata da cambiamenti climatici ed estinzioni di massa. C’è però un’eccezione.

Ebbene sì, il gatto selvatico scozzese rischia una drammatica estinzione; ormai gli esemplari autentici sono pochi, se non pochissimi; e nonostante tutti gli sforzi delle autorità statali e locali, per non citare le comunità scientifiche, il gatto selvatico scozzese sembra essere sull’orlo dell’estinzione.

La conferma è giunta da una fonte autorevole, ovvero l’agenzia governativa scozzese NatureScot. Noto come ‘tigre degli altipiani’, è stato definito dal ministro della biodiversità della Scozia una “una specie autoctona iconica e molto amata, eppure la sua esistenza stessa è minacciata“. In quest’ambito vi sono state nove indagini con la cosiddetta Scottish Wildcat Action che hanno rilevato, dal 2015 al 2020, la progressiva estinzione di questa rara specie di gatto scozzese.

In particolare il gatto scozzese sembra essere scomparso in tre diverse macroregioni delle Highlands; ne rimangono ‘solo’ 365 esemplari nelle aree più selvagge, quelle che oggi potremmo definire delle riserve. I campioni hanno inoltre evidenziato come molti gatti ritenuti ‘scozzesi’ fossero in realtà ibridi coi gatti di strada, maggiormente comuni. Tutti segnali, superfluo sottolinearlo, altamente allarmanti.

Addio gatto (scozzese): tutte le cause dietro l’estinzione

Quali potrebbero essere le reali ragioni dietro la scomparsa del gatto scozzese? Secondo NatureScot il felino era un tempo una presenza comune nell’intera Gran Bretagna, prima che le accanite cacce di metà novecento lo ricacciassero tra le Highlands; successivamente il suo habitat è stato continuamente trasformato dall’uomo, ricacciandolo in aree sempre più impervie e ostili.

Un esempio di gatto selvatico scozzese, fonte Public Domain Pictures

La reale minaccia consiste infatti nella cosiddetta ibridazione: i gatti selvatici scozzesi infatti si accoppiano con gatti ‘di strada’ o in generale di altre specie, dando via a ibridi che hanno poco se non nulla in comune con il gatto selvatico scozzese e le sue tante, distinte, caratteristiche. La purezza genetica della specie viene pertanto dispersa, diluendo la sua identità originaria a favore del generico gatto europeo.

L’aiuto maggiore dunque per prevenire la scomparsa del gatto selvatico potrebbe consistere nella sterilizzazione dei gatti domestici, ‘normali’, onde evitare che si accoppino coi gatti selvatici scozzesi, dando via a nuovi fenomeni di ibridazione. E’ necessaria pertanto un’accurata sorveglianza delle specie domestiche, onde evitare una commistione con quelle scozzesi. Accanto a ciò gli scienziati sperano di poter riprodurre in cattività il gatto selvatico scozzese, rilasciandolo poi nel suo ambiente naturale onde aumentare la popolazione e invertire il trend negativo.