Viaggiare nel tempo, sembra fantascienza ma non lo è: finalmente la risposta

Viaggio nel tempo - passionetecnologica.it
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Tornare indietro nel tempo è il sogno di molte persone, tuttavia, sarebbe più facile viaggiare nel futuro: ecco cosa dice la scienza.

Diciamoci la verità, a chi non affascinerebbe l’idea di viaggiare nel tempo? Una condizione che per molti sembra impossibile, ma per la scienza esisterebbero dei punti chiave per far sì che questo desiderio diventi realtà. Gli scienziati studiano la questione da quasi 130 anni e anche se per il momento non possiamo ritrovarci nel futuro, tra qualche anno chissà, i nostri spostamenti riguarderanno le giornate invece che i luoghi: “oggi mi sposto di un giorno”.

Sembra tutto molto folle, e lo è stato fin dai tempi in cui Albert Einstein, nel 1905 pubblicò la prima parte della sua teoria sulla relatività ristretta, che ipotizza un collegamento molto stretto fra spazio e tempo. Secondo lo scienziato, sia l’uno che l’altro, per quanto distinti, hanno una cosa in comune: sono entrambi malleabili. La misura di entrambe le dimensioni dipende dalla velocità in cui l’uomo esegue la misurazione. Grazie a questa teoria, il matematico tedesco Hermann Minkowski dimostrò che spazio e tempo possono essere concepiti come una singola entità nota come spaziotempo. Nel 1915 il lampo di genio di Einstein. Dopo i diversi studi in merito, lo scienziato prosegue e rinnova la sua teoria: invece di pensarla come una forza, gli dà un’immagine più concreta, una curvatura dello spaziotempo.

La sua teoria inizia a prendere forma: immaginiamo di trovarci davanti ad una tavola flessibile. Se attraversiamo la tavola ci mettiamo un determinato lasso di tempo, se pieghiamo la tavola per passare da un’estremità all’altra, il tempo si riduce notevolmente. Questa teoria prese il nome di relatività ristretta. Tra il dire e il fare tuttavia, c’è di mezzo la scienza, che ad oggi sta cercando un modo per mettere in atto questo concetto.

L’esempio del “paradosso dei gemelli”

Grazie a questo esempio, è possibile dimostrare come due persone della stessa età possono ritrovarsi dopo un determinato lasso di tempo, con due età diverse. Il tempo d’orologio è lo stesso, ma quello trascorso tra i due è ben differente, visto che al loro prossimo incontro uno di loro sarà invecchiato, mentre l’altro avrà solamente qualche anno in più. Questo esempio sembra quasi follia, ma se lo paragoniamo ad un viaggio nello spazio, quest’idea inizierà a prendere forma.

Immagina di volare nello spazio con la tua navicella spaziale e il tuo fratello gemello è rimasto sulla terra. Al ritorno, ti accorgerai che lui è invecchiato molti più anni di te. No, non stiamo parlando di una ricetta miracolosa per la giovinezza, ma di una teoria che dopo oltre un secolo, non è stata ancora smentita.

Il paradosso del gemello - passionetecnologica.it
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“Nella relatività ristretta è assolutamente dimostrabile che l’astronauta che fa il viaggio, se viaggia a una velocità vicina a quella della luce, sarà molto più giovane del proprio gemello quando torna a casa”, afferma Janna Levin, fisica presso il Barnard College di New York. “La mia esperienza del passaggio del tempo è assolutamente normale per me. Il mio orologio scandisce il tempo normalmente, il mio invecchiamento procede normalmente, i film scorrono alla normale velocità. (…) non sono più avanti del normale nel mio futuro. Ma ho viaggiato nel futuro del mio gemello”.