La siccità, una conseguenza delle ondate di calore, fonte Pexels
Molti si chiedono quando e dove colpiranno le ondate di calore dell’estate 2023. E la risposta dalla scienza potrebbe sorprendervi.
E’ dagli anni Novanta che si osserva come le estati divengano, ogni anno che passa, sempre più torride, sempre più terribili. Conseguenza di un cambiamento climatico che non accenna a fermarsi; anzi secondo gli esperti ogni estate che passa sarà la più fresca mai trascorsa, in attesa di temperature sempre più terribili, sempre più ‘calde’.
Quest’intenso caldo si sviluppa specie attraverso ondate di calura estreme; periodi di settimane, se non mesi, quando il caldo dall’essere pesante diviene insopportabile. Siamo bene al di là di ogni normalità.
Era stata registrata nel 2021 la peggior ondata di caldo in assoluto, quando negli Stati Uniti del nord ovest e nel sud del Canada il caldo aveva colpito in maniera inusitata; uno shock per degli stati solitamente abituati a estati molto miti, quasi ‘fredde’. Il cemento delle strade era collassato, i colpi di calore impazzavano e le comunità erano rimaste stravolte, traumatizzate.
Uno dei maggiori fattori di rischio, secondo una ricerca dell’Università di Bristol pubblicata su Nature Communication, è presente nelle popolazioni che non si sono mai abituati ad affrontare fenomeni di caldo estremo. Un’ondata di caldo estremo ha, va da sé, conseguenze estremamente più devastanti negli Stati Uniti che, ad esempio, in Iran o Arabia Saudita.
Dove colpirà il caldo record? Le macro regioni a rischio
Lo chiariamo fin d’ora: non c’è l’Italia tra le zone a rischio nello studio dell’Università di Bristol. Compare invece, tra gli stati dove più si abbatteranno le terribili ondate di caldo, connesse al cambiamento climatico, una nazione già martoriata tanto nella geografia quanto nella storia. Si tratta dell’Afghanistan, il quale ha sempre avuto temperature alte, ma stabili, senza grandi fluttuazioni. Considerando la situazione già esplosiva nel paese, tra povertà e violenza, quest’ulteriore elemento rischia di causare (ulteriori) esodi di massa.
Segue poi l’America Centrale, nuovamente con una carrellata di paesi già instabili per la geopolitica: Guatemala, El Salvador, L’Honduras, il Nicaragua, il Costa Rica e Panama. Paesi caldi e umidi, ma abituati a temperature stabili nell’intero arco estivo, senza quei violenti sbalzi propri delle ondate di calore.
Infine, rientrando nell’ambito occidentale, anche l’Europa dovrà sopportare ondate di caldo estremo senza precedenti: Germania, Paesi Bassi e Belgio sono infatti tra i paesi che avranno ondate di caldo record, con pesanti danni alle infrastrutture. Nazioni risparmiate dal climate change, fino ad oggi.