Tesla, arriva la svolta: addio batterie sostitutive

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Tesla – Passionetecnologica

Nel corso degli ultimi 20 anni circa abbiamo assistito a grandi cambiamenti dal punto di vista tecnologico, soprattutto nel settore dell’automobilismo.

Uno dei cambiamenti più significativi in tal senso consiste nell’arrivo delle vetture elettriche (capitanate soprattutto da Tesla, l’azienda capitanata dall’imprenditore Elon Musk), che di anno in anno è riuscito a guadagnare sempre più fette di mercato sul panorama mondiale.

Una delle limitazioni che presenta l’elettrico rispetto all’utilizzo delle macchine tradizionali consiste senz’ombra di dubbio nell’utilizzo di una batteria, che è chiaramente soggetta a una progressiva chiusura nel corso del tempo e deve essere quotidianamente ricaricata per percorrere i kilometri quotidiani di percorrenza. Fortunatamente arrivano notizie positive proprio a tal proposito.

È stata infatti la stessa compagnia Tesla a pubblicare un Impact Report risalente alle statistiche del 2022, in cui ha evidenziato in particolar modo come, a seguito di 200’000 miglia percorse (pari a circa 320’000 kilometri, indicativamente), la batteria delle sue vetture conservi circa l’88% della sua capacità iniziale.

Questa rappresenta una statistica davvero fondamentale e importante, dal momento che indica che le batterie di Tesla Motors presentano una percentuale molto bassa di usura e degrado nel corso del tempo, ed è quindi più facile che avvenga prima la rottamazione dell’autovettura, ancor prima della sostituzione della sua batteria.

Statistiche alla mano

Entrando ancor di più nello specifico delle statistiche pubblicate da Tesla, in media la batteria di un modello Model S o Model ogni 320’000 kilometri percorsi  X perde un 12% della sua autonomia: ciò porta a pensare che a seguito di 160’000 kilometri ipoteticamente percorsi (con un 6% di usura, secondo i calcoli), la batteria è praticamente pari al nuovo, in termini di autonomia ed efficienza.

Il valore di 200’000 miglia indicato dal report, in particolare, non è per nulla casuale: questo numero corrisponde infatti al valore medio per cui un americano sostituisce la sua autovettura con una più recente. Da questo ne consegue, dunque, che l’utente americano non avrà praticamente mai necessità di sostituire la batteria della sua Tesla, dal momento che spesso e volentieri la sostituzione del veicolo avviene ancor prima che la batteria comincia a perdere la sua efficienza. Un altro parametro importante per vitalità della batteria è anche l’età, così come anche la sua composizione chimica, che influisce inevitabilmente sulla sua longevità.

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Ricarica Tesla – Passionetecnologica

Non ci resta a questo punto che attendere ulteriori aggiornamenti in merito alle batterie di Tesla e al loro impiego negli anni a venire, con aggiornamenti che siamo certi non tarderanno ad arrivare nel corso dei prossimi mesi o anni.