Ritrovamento pazzesco su quest’isola: nessuno poteva aspettarselo

Isola di Gotska Sandön (Svezia) - passionetecnologica.it
Isola di Gotska Sandön (Svezia) – passionetecnologica.it

In un’isola deserta della Svezia, un recente ritrovamento ha lasciato a bocca aperta gli archeologi: la scoperta è ancora un mistero.

Gli oggetti ritrovati non sono altro che delle monete d’argento nascoste su una spiaggia. Sembrerebbe tutto normale se non fosse per un piccolo dettaglio: non si riesce a capire come queste siano arrivate fino all’isola.

Il luogo di ritrovamento si trova a Gotska Sandön, nel Mar Baltico tra la Svezia e l’Estonia. Dopo ben tre anni di ricerca sull’isola, finalmente un ritrovamento, sebbene totalmente inaspettato.

Dal 2020 un team di archeologi è a capo di un progetto dell’Università di Södertörn, in collaborazione con il Campus Gotland e il Gotland Museum, destinato a scovare i misteri dell’isola oramai disabilitata da tempo.

A Marzo 2023 la scoperta: sono state ritrovate tra le distese di sabbia 2 monete d’argento risalenti all’epoca romana, una di queste che riporta al periodo storico all’Imperatore Traiano, tra il 98 e il 117 d.C., e l’altra all’imperatore Antonino Pio, tra il 138 e il 161 d.C. La cosa bizzarra? In quell’epoca nessun cittadino romano è mai arrivato fino a quell’isola. Non per quanto ne sappiamo.

Il mistero delle monete ritrovate

“Si tratta di una scoperta entusiasmante che solleva diverse domande”, ha affermato Johan Rönnby, professore di Archeologia Marina all’Università di Södertörn. La ricerca che  è stata avviata con lo scopo di svelare i misteri dell’isola deserta, non ha fatto altro che suscitare ancora più domande. Come hanno fatto le monete ad arrivare fin lì? In quegli anni è davvero impensabile che i romani si siano allontanati ben 2.000 chilometri dalla loro capitale romana. Sono molti i dubbi, ma una cosa è certa: in qualche modo devono pur esserci arrivate.

Isola di Gotska Sandön (Svezia) - passionetecnologica.it
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L’università di Södertörn è intenzionata a far luce su questo mistero. Attualmente esistono alcune ipotesi, o quanto meno tutte quelle plausibili. La prima è la probabilità che le monete siano state disperse dai naufraghi, visto che l’area del Mar Baltico risulta essere caratteristica per i forti venti e le correnti. Il professor Rönnby ha pensato ad un’altra possibile dinamica: durante le tempeste in mare, i commercianti norvegesi si rifugiarono sull’isola durante le tempeste; loro infatti, erano in possesso di tali monete. L’ultima ipotesi invece, è quella che convince più delle altre: i romani potrebbero aver davvero intrapreso un viaggio nel Baltico, anche oltre i confini di cui siamo sino ad oggi a conoscenza.

La scoperta potrebbe rappresentare un tassello importante per la storia, per questo motivo il ritrovamento ha generato davvero molta curiosità sia nell’Università, che negli archeologi stessi. In realtà il team di ricerca non è stato il primo a trovare queste monete. L’isola è disabilitata da molto tempo, tuttavia, prima di rimanere totalmente vuota, è stata il luogo di rifugio di pirati e punto di ritrovo per cacciatori di foche. Dopo di loro, ad abitarla sono stati i guardiani del faro. A quei tempi Hjalmar Söderlund aveva già annunciato di aver trovato una moneta romana, tuttavia, nessuno credette all’uomo. Ad oggi ne abbiamo la certezza che le parole del guardiano erano sincere, ma del motivo per cui si trovano lì, rimane ancora un mistero.