Tesori, la scoperta in Italia lascia tutti senza parole: è bastato scendere qui

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La scoperta di nuovi tesori in Italia. Passionetecnologica

L’Italia nasconde in ogni angolo tesori inestimabili che aspettano solo di essere scoperti, l’ultimo ritrovamento ha lasciato tutti senza fiato.

L’Italia è il Paese che, da solo, detiene il più alto numero di siti riconosciuti come Patrimonio Universale dell’Unesco. 51 il totale dei patrimoni inestimabili a fronte dei 50 riconosciuti alla Cina e i 45 della Spagna.

Tra monumenti, musei e siti archeologici, i luoghi di interesse artistico in Italia sono oltre 2500, che generano un flusso di oltre 15 milioni di visitatori. Ogni anno, archeologi e scienziati, provenienti da tutto il mondo, lavorano senza sosta per portare alla luce nuove incredibili scoperte.

Secondo gli studiosi, infatti, sono ancora tanti i tesori che ancora non hanno visto la luce del sole. Molti di questi sono dei tesori nel vero significato del termine, di cui si trovano tracce nelle leggende e nella letteratura.

E’ il caso del Santuario del SS Crocifisso a Treia, in prossimità di Macerata, dove pare furono accumulate enormi ricchezze. oppure il cavallo d’oro di Leonardo da Vinci che dovrebbe nascondersi nel Castello di Novara. Ancora, il Palazzo in Corso Ercole I a Ferrara che, secondo la leggenda, nasconderebbe un vero diamante innestato dal costruttore nella struttura.

I tesori in Italia

L’ultimo importante ritrovamento è avvenuto a Firenze lo scorso aprile e riguarda quello scrigno di ricchezze che è Palazzo Vecchio, uno degli edifici più conosciuti al mondo, costruito dall’architetto Arnolfo di Cambio, autore della Cattedrale di Santa Maria del Fiore e della Basilica di Santa Croce. Oggi Palazzo Vecchio ospita la sede del Comune di Firenze, ma in passato è stata dimora dei signori più potenti della città.

La scoperta è avvenuta durante un’operazione di restauro di una scala “segreta” che collega il piano terra al Terrazzo di Saturno. Nel bel mezzo delle operazioni di rimozione del colore dell’intonaco di volte e pareti, i restauratori si sono trovati davanti a superfici decorate che potrebbero risalire addirittura al Cinquecento.

Si tratterebbe di pitture a grottesche, cioè raffigurazioni ludiche di esseri mitologici, misti con elementi naturalistici e motivi geometrici. Uno stile che risale alla pittura romana di epoca augustea e che ritornò di moda nel Quattrocento. Le decorazioni riguardano appunto la “scala segreta” che, secondo fonti e documenti, dovrebbe essere stata realizzata per fornire un percorso che consentisse a Eleonora di Toledo e Cosimo de’ Medici di avere una via di fuga e di esodo in caso di necessità, evitando il passaggio nelle scale monumentali, oltre che per funzioni di collegamento tra le varie parti del Palazzo.