Clamorosa scoperta, è riapparso dopo 80 anni: l’animale che pensavamo fosse estinto

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Scarafaggio del legno – Passionetecnologica

Capita spesso nella storia che diverse specie animali si estinguano nel corso del tempo: basti pensare per esempio ai mammuth, o ancora ai dodo, per poi finire con lo stambecco dei Pirenei e altre simili.

Un animale come i sopracitati si credeva estinto, ma in realtà è stato avvistato, dopo circa 80 anni dalla sua assenza: scopriamo insieme di cosa si tratta nello specifico.

Un team di scienziati ha infatti recentemente scoperto la rinnovata esistenza dello scarafaggio mangiatore di legno, che vivrebbe in prossimità dell’Isola di Lord Howe, nonostante inizialmente si pensava fosse estinto. L’isola in questione sarebbe collocata, più precisamente, a cavallo tra l’Australia e la Nuova Zelanda, all’interno del mar di Tasman. A scoprire il ritorno di questa specie di insetti sarebbe stato un team di ricercatori presso l’Università di Sidney, che sono riusciti a ritrovarne qualche esemplare all’interno dell’isola stessa.

Il nome scientifico dello scarafaggio mangiatore di legno sarebbe per la precisione Panesthia lata, che a differenza di altri insetti simili è sprovvisto di ali di alcun tipo, e si ciba nutrendosi per l’appunto di legno. Nonostante infatti si pensasse fino qualche tempo fa che la specie fosse completamente estinta, gli esemplari rinvenuti presso l’isola di Howe hanno completamente soverchiato questa idea. Tutto risale nella fattispecie al 1918, quando uscirono allo scoperto due specie piuttosto simili alla Panesthia lata, ma che in realtà presentavano non poche differenze con essa.

A prender parola in tal senso è stato Atticus Fleming, vale a dire il Presidente del Consiglio di Amministrazione dell’Isola di Lord Howe, il quale avrebbe spiegato come questa scoperta sia assolutamente importante e fondamentale non solo da un punto di vista storico, ma anche genetico ed evoluzionistico.

La deriva genetica

Una delle analogie più ricorrenti condivisa con questi scarafaggi risiede nei celebri fringuelli di Darwin, che di anno in anno, per migliaia di anni hanno continuato progressivamente a differenziarsi all’interno di piccole isole, portando ad una vera e propria deriva genetica mai vista prima d’ora, con la formazione e differenziazione di diversi becchi in base all’isola che abitavano e colonizzavano.

Questo ritrovamento è stato molto importante soprattutto perché questi scarafaggi permettono il mantenimento e la salvaguardia di un buon ecosistema all’interno dell’isola, dal momento che riciclano i nutrienti.

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Scarafaggio – Passionetecnologica

Non ci resta a questo punto che scoprire ulteriori dettagli in merito a questa specie di scarafaggio, che arriveranno sicuramente nel corso delle prossime settimane o mesi grazie agli studi da parte dei ricercatori dell’Università di Sidney.