Termosifoni, la nuova truffa che ti permette di non pagare: ecco come fanno i furboni

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La spesa del riscaldamento dei termosifoni incide sul bilancio familiare. Passionetecnologica

Una nuova truffa che permette di non pagare l’energia utilizzata per scaldare i termosifoni con un notevole risparmio in bolletta.

L’ultima indagine Istat relativa relativa all’anno 2020, in Italia, la spesa media annuale per l’energia è stata di circa 1411 euro a famiglia, con una differenza di 1542 euro spesi nelle regioni del Nord e circa 1220 euro al Sud. La cifra stimata comprende i costi per il riscaldamento, la produzione di acqua calda, raffreddamento, la cottura dei cibi e il funzionamento dei diversi elettrodomestici.

Se consideriamo solo il consumo di gas, secondo l’Arera, l’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente, una famiglia tipo composta da 4 persone consuma in media 1450 metri cubi di gas all’anno. Fare una stima è molto difficile perché il prezzo del gas metano varia da regione a regione, tanto che in Italia sono state individuate 6 zone tariffarie diverse.

Certo è che la spesa per il gas incide enormemente sul bilancio di una famiglia e, se si vuole risparmiare qualcosa in bolletta, è bene valutare anche il tipo di impianto più adatto alle nostre esigenze. Se si trascorre molto tempo in casa, per esempio, potrebbe convenire un riscaldamento centralizzato rispetto ad un impianto autonomo, più adatto a chi invece passa molto tempo all’esterno.

Se non è possibile scegliere, perché magari si dispone già di un buon impianto o perché non è possibile cambiarlo, è bene adottare tutta una serie di accorgimenti, come non esagerare con le temperature, quella dell’acqua può essere tenuta tra i 30 e 40 gradi senza difficoltà.

Come non pagare il riscaldamento

Nel luglio 2017, sono stati resi obbligatori i contabilizzatori di calore negli impianti di riscaldamento centralizzati, degli strumenti che permettono di misurare la temperatura rilasciata dal termosifone. Chiamati anche contacalore, dispongono di due sonde che misurano ogni mezz’ora la temperatura.

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Manomettere i contabilizzatori di calore riduce i consumi. Passionetecnologica

La quota dei riscaldamenti centralizzati si calcolano su una quota fissa basata sui millesimi termici dei metri quadrati dell’appartamento, oppure dei metri cubi, oppure in base alla potenza dei termosifoni installati. Più una quota variabile in base all’effettivo consumo di energia, che rappresenta circa il 50-70% del totale. Il consumo viene calcolato proprio dai contabilizzatori applicati a tutti i termosifoni all’interno degli appartamenti.

Solitamente, i contabilizzatori hanno installato un sistema di antimanomissione e sigilli nelle viti di fissaggio, per questo è molto difficile ma non impossibile manometterli. Sono stati scoperti però già diversi furbetti che sono riusciti, in diversi modi a disattivarli o a falsare la temperatura. Per esempio, alcuni studenti sono riusciti a infilare dei fogli isolanti che fanno diminuire la temperatura rilevata. Attenzione, però, perché tale pratica è illegale e si rischiano grosse sanzioni.