Marte, arrivano le prove: la vita c’è

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Le incredibili immagini da Marte del rover della Nasa Perceverance. NASA/JPL-Caltech/ASU/MSSS.Passionetecnologica

Nuova missione del rover Perseverance su Marte che aiuterà gli scienziati nello studio approfondito del pianeta rosso.

Ci sono altre forme di vita nell’Universo? Una domanda che da sempre ha ispirato scrittori e registi creando un vero e proprio filone di appassionati per quella che viene definita fantascienza. Da anni anche gli scienziati di tutto il mondo sono al lavoro per dare finalmente una risposta a questo annoso quesito.

Tanti sono gli studiosi che si dicono certi della presenza di vita su altri pianeti, si tratta di ipotesi basate sulla statistica, poiché, a loro dire, sarebbe molto strano il contrario visto il numero di galassie e stelle nell’universo. A mancare sono prove certe, per questo sono puntati verso il cielo diversi ripetitori alla ricerca di segnali di qualunque tipo provenienti dallo spazio.

Lo studio, però, si basa sulla supposizione che altre forme di vita abbiano sviluppato tecnologie simili alla nostra, cosa che potrebbe rivelarsi sbagliata e rendere completamente inutile la tecnologia impiegata per captare i segnali provenienti dall’universo.

La Terra si trova nella via Lattea che a sua volta fa parte di un ammasso di circa 30 galassie chiamato Gruppo locale, di cui fanno parte la Galassia di Andromeda e la Galassia del Trianfolo. Il Gruppo Locale, invece, appartiene ad un super ammasso di galassie chiamato appunto Superammasso della Vergine.

Le prove della vita su Marte

Secondo gli scienziati che hanno condotto lo studio sulla Via Lattea, se nei prossimi 20 anni sarà trovata una forma di vita su uno qualunque dei pianeti, le probabilità che ci siano più di 20 mila pianeti abitati nella galassia salibero al 95%. Questo solo perché il campione che possiamo realmente analizzare è molto piccolo ed è circoscritto alle galassie intorno al Sistema Solare.

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Tragitto Rover Perseverance su Marte NASA/JPL-Caltech/ASU/MSSS. Passionetecnologica

Dove possibile, gli studi non si limitano all’osservazione, come su Marte, dove il rover Perseverance continua la sua missione per trovare prove certe dell’esistenza di forme di vita nella storia del pianeta. Il suolo, oggi, è composto da un ammasso di roccia e sabbia, ma potrebbe esserci stata dell’acqua allo stato liquido in passato, condizione sine qua non per lo sviluppo di forme di vita, almeno per come le conosciamo sulla Terra.

Il rover è stato inviato in una zona specifica, dove gli scienziati hanno individuato tracce della presenza di acqua sotto forma di segni lasciati da quello che doveva essere un antico ghiacciaio, oggi nascosto sotto depositi di sale. L’atterraggio è avvenuto, nel 2021, proprio al centro del cratere denominato Jazero, dove Perseverance ha raccolto campioni di suolo alla ricerca di materiale organico da esaminare. Il veicolo è in grado di fornire alcuni dati già dallo spazio, ma per condurre studi più approfonditi sarà necessario una missione di recupero dei campioni raccolti su Marte. Il veicolo Mars Ascent Vehicle della NASA è già pronto per la missione, ma sarà necessario aspettare almeno fino al 2030 perché i campioni ritornino sulla Terra.