
Tra gli aumenti che hanno interessato gli italiani c’è anche quello che riguarda le spese condominiali, ma esiste un modo per ridurli o non pagarli affatto.
In Italia i condomini sono circa un milione e rappresentano circa un 1/10 degli edifici presenti sul suolo nazionale, concentrati soprattutto nelle grandi città dove la densità di popolazione per metro quadro è maggiore. Il numero di unità immobiliari assoggettate a regole condominiali sono tantissime, se ne contano 27 milioni solo per quanto riguarda le metropoli.
A guidare la classifica della distribuzione territoriale dei condomini in Italia è la Lombardia con il 17% di edifici condominiali e il 18,3% di unità immobiliari in condomini. Seguono Lazio, Emilia Romagna, Campania, Piemonte e Veneto.
Visto il numero di cittadini coinvolti, ogni modifica alla disciplina in materia condominiale suscita enorme interesse. Ultima, in termini, temporali è la legge 2020 del 2012 relativa alle “Modifiche alla disciplina del condominio negli edifici”.
Motivo per cui l’amministratore di condominio deve essere preparato e aggiornato per mantenere l’edificio in regola e redimere i conflitti tra condomini. In Italia si contano oltre 60 mila amministratori di cui 25mila professionisti.
Come non pagare le spese condominiali
Periodicamente i condomini devono versare le spese condominiali che servono a pagare l’amministratore e le spese per le forniture e i servizi. Nel 2023, in Italia, si pagano circa 100 euro al mese di spese condominiali. La cifra può variare molto a seconda del condominio, dove non c’è un portiere, ascensore, o altri spazi comuni, le spese possono essere più basse. Tendono ad aumentare in caso ci siano servizi aggiuntivi come giardinieri, servizi di sicurezza e manutenzione della piscina.

I dati sullo stato di mantenimento degli edifici in Italia sono preoccupanti, perché l’82% dei condomini esistenti è stato costruito prima della legge 10/1991, che rappresenta il primo intervento in materia di efficienza energetica. Questo vuol dire che molti edifici non sono efficienti e hanno tendenzialmente consumi molto più alti rispetto a quelli costruiti secondo le regole.
Numerosi, però, sono anche gli incentivi del Governo che possono essere sfruttati per avviare lavori di ristrutturazione ed efficientamento energetico, in modo tale da abbattere i costi e far scendere le spese condominiali. Un sistema di isolamento termico, per esempio, aiuta ad evitare la dispersione di calore e permette di raggiungere e mantenere la temperatura con meno energia. Oltre il cappotto termico, tra Eco bonus, Superbonus ed altri, è possibile finanziare l’installazione di pannelli solari per l’elettricità e il riscaldamento. Fare attenzione ai consumi, non solo in casa ma anche all’interno del condominio, aiuterà sicuramente a far scendere le spese condominiali.