Gli ultimi 20 anni sono stati caratterizzati da un grandissimo progresso tecnologico. Prima di tutto ricordiamo l’avvento dei social network (tra cui per esempio Twitter, Facebook, Instagram, il più recente Tik Tok e via dicendo), per poi passare all’introduzione delle piattaforme di streaming, come per esempio Netflix, Amazon Prime Video, Apple TV+, Paramount Channel, Disney Plus e chi ne ha più ne metta.
Uno dei cambiamenti più epocali è però l’introduzione degli smartphone, che hanno segnato un passaggio di non ritorno rispetto al passato, permettendo di svolgere le più disparate attività quotidiane con l’utilizzo delle applicazioni (o app).
Come ogni cosa positiva, anche gli smartphone non possono esimersi dal presentare un lato negativo della medaglia. Uno dei problemi più ricorrenti nell’utilizzo degli smartphone è infatti il pericolo per la salute, soprattutto a livello degli occhi. Mai come al giorno d’oggi, infatti, passiamo tantissime ore di fronte agli schermi dei nostri smartphone (senza considerare i notebook, i tablet e chi ne ha più ne metta).
Un uso prolungato degli schermi degli smartphone può infatti portare irrimediabilmente alla secchezza oculare, che è un problema che vogliamo assolutamente evitare. Oltre a questo, gli schermi portano conseguentemente alla produzione di radicali liberi, che possono portare a un vero e proprio danneggiamento della retina, oltre che portare il rischio di disturbi della vista.
Uno dei rimedi principalmente consigliati in questo caso è l’utilizzo dei colliri, possibilmente a base di camomilla o sostanze simili, che sono in grado di lenire il fastidio e il bruciore provocato da un uso prolungato dello schermo.
Effetti collaterali
Gli effetti negativi che derivano da un uso smodato degli smartphone (e dei dispositivi tecnologici in generale) non si limitano solo ai disturbi di tipo visivo, sfortunatamente: un’altra delle problematiche derivanti da un uso smodato di questi dispositivi consiste nei disturbi correlati all’apparato muscolo-scheletrico. Spesso e volentieri capita infatti che, facendo uso degli smartphone e dei notebook, si utilizzino delle posture non corrette e per nulla fisiologiche.
L’uso del mouse inoltre può portare a una tendinite, che ovviamente vogliamo evitare. La luce blu di tutti i dispositivi dotati di schermi, inoltre, porta a una vera e propria interruzione della produzione della melatonina a livello del cervello, e questo può alterare pesantemente l’alternanza regolare del ritmo sonno-veglia.
È proprio per questo che, da un qualche anno a questa parte, i principali produttori hanno introdotto una modalità Notte (o Lettura, che dir si voglia) che è in grado di attenuare questa luce blu, in modo da far riposare gli occhi ed evitare questi effetti collaterali.